venerdì, Novembre 22, 2024

Patti, condannati due nicosiani per false dichiarazioni a PM. Erano stati sentiti in un procedimento per violenza sessuale

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Condannati dal Tribunale di Patti per false informazioni al P.M. due giovani nicosiani. Si tratta di una 32enne e di un 36enne, che erano stati sentiti come persone informate sui fatti in uno studio legale di Capo d’Orlando, nell’ambito delle indagini difensive avviate in un procedimento per violenza sessuale instaurato al Tribunale di Enna.

Si tratta di un’intricata e delicata vicenda, che si sta snocciolando nelle aule dei tribunali da ben 8 anni. Il procedimento principale vedeva imputato un ex consigliere comunale di Nicosia condannato, con sentenza oramai definitiva, alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione ed al risarcimento dei danni per violenza sessuale nei confronti di una donna, che molestò sessualmente il 5 aprile 2015, sabato di Pasqua.

Secondo l’accusa – ribaltata dalla Corte d’Appello e poi invece confermata dalla Cassazione, – l’imputato, dopo aver trascinata contro la sua volontà la vittima, costituita parte civile con l’avvocato Salvatore Timpanaro, verso una piazzetta nei pressi di un pub, cercò di abusare della stessa.
La tesi difensiva dell’imputato – dallo stesso sostenuta anche in pieno consiglio comunale e sui social – era che l’accusa di violenza sessuale sarebbe stata frutto di un complotto politico ai suoi danni per impedirne la candidatura, ordita dalla donna che lo aveva accusato dell’abuso e dal marito della stessa. Tesi però respinta dal Tribunale di Enna che, con sentenza, anch’essa passata in giudicato, ha, invece, assolto i coniugi – difesi dall’avvocato Salvatore Timpanaro – dall’accusa di tentata violenza privata.

Nel contempo tre persone assunte a sommarie informazioni dalla difesa dell’ex consigliere comunale, nell’ambito delle indagini difensive, sono state chiamate a rispondere di false dichiarazioni a difensore e false dichiarazioni a PM. Il Tribunale di Patti con sentenza dell’11 novembre 2022 ha già condannato in abbreviato uno dei testimoni che deposero in favore dell’ex consigliere, per false informazioni al difensore ed al pubblico ministero, ad otto mesi di reclusione, pena sospesa, nonché al risarcimento dei danni ed alle spese. La condanna è stata recentemente confermata dalla Corte di Appello di Messina con sentenza del 15 settembre 2023.

Lo scorso 20 dicembre, invece, al Tribunale di Patti, dove si è radicata la competenza per territorio, atteso che le false informazioni furono rilasciate presso uno studio legale a Capo d’Orlando, é stata emessa sentenza di condanna alla pena di quattro mesi di reclusione, pena sospesa, oltre al risarcimento dei danni ed al pagamento delle spese in favore della vittima, costituita parte civile con l’avvocato Salvatore Timpanaro, a carico degli altri due testimoni.

Nel contempo al Tribunale di Enna è in corso un altro processo a carico dell’ex consigliere comunale – difeso dagli avvocati Ones Benintende e Giuseppe Mormino – per rispondere dei reati di calunnia e falsa testimonianza ai danni dei coniugi accusati di aver montato una falsa accusa di violenza per questioni politiche, costituiti parti civili con l’avvocato Salvatore Timpanaro. Il processo é ancora in corso.

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