giovedì, Settembre 19, 2024

24enne di Capo d’Orlando prosciolto dall’accusa di tentato omicidio ai danni del padre. I fatti lo scorso agosto

patti

Era accusato di tentato omicidio del padre un 24enne di Capo d’Orlando, che ieri è stato prosciolto dall’accusa dopo la sentenza, con rito abbreviato, del giudice del Tribunale di Patti Andrea La Spada.

I fatti avvennero nell’agosto scorso e il giovane era stato arrestato dagli agenti della Polizia orlandina dopo un alterco con il padre, che aveva portato il 24enne, da anni residente al nord Italia, dove lavorava, a colpire il genitore con diversi colpi di forbice all’addome, al braccio e alla schiena. Il diverbio nacque probabilmente a causa dell’utilizzo di una sigaretta elettronica: dopo essersi ferito durante la lite il ragazzo si era fatto medicare alla guardia medica di Capo d’Orlando. Una volta tornato a casa, intorno alla mezzanotte, mentre il genitore era a letto lo colpì con violenza, prima di fuggire in strada.

Furono gli agenti della polizia di stato a trovarlo mentre si trovava in un locale orlandino in totale stato confusionale e con gli abiti sporchi di sangue. Il padre fu trasportato all’ospedale di Sant’Agata Militello, ma fortunatamente se la cavò. Il giovane invece fu arrestato e portato al carcere Pagliarelli di Palermo.

Adesso per lui il giudice del Tribunale di Patti, Andrea La Spada, ha disposto il proscioglimento perché ritenuto incapace di intendere e di volere al momento dei fatti. Il Giudice ha infatti accolto la richiesta del legale difensore del giovane, l’avvocato Laura Todaro, che aveva chiesto il rito abbreviato subordinato a perizia psichiatrica.

Il consulente nominato, Antonino Milici, ha concluso che il giovane soffre di una patologia psichiatrica, risultando incapace di intendere e volere al momento dei fatti, rendendolo non imputabile. Anche l’accusa, guidata dal procuratore capo Angelo Cavallo, ha sostenuto il proscioglimento del giovane. Il giudice ha dunque emesso l’ordine di immediata scarcerazione per il ragazzo. Come misura di sicurezza, è stato stabilito il ricovero in una Rems o Comunità terapeutica assistita.

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