L’inclusione sociale passa attraverso alcuni elementi come quello di sentirsi accolti, di appartenere ad una società che non esclude ma, mette a disposizione di coloro i quali hanno vissuto ai margini, “nelle periferie esistenziali”, opportunità affinché possano beneficiare pianamente di tutti i diritti. Questo è possibile se, soprattutto la pubblica amministrazione, mette in campo tutti quegli interventi che valorizzino l’individuo, le sue capacità e le sue conoscenze senza mortificare i suoi bisogni. La mancanza di adeguate risorse economiche spesso non consente un accesso in ogni ambito sociale che passa dall’istruzione, lavoro, assistenza sanitaria, alloggio e, non ultimo, fruire appieno della tecnologia.
I due anni di lockdown hanno evidenziato una disparità di accesso ai sistemi informatici degli alunni e studenti che vivevano in zone non coperte da internet. Questo ha accentuato l’isolamento sociale, la perdita del senso di appartenenza. In Italia Save The Children ha censito oltre un milione e duecentomila bambini in povertà educativa che appartengono a nuclei familiari che vivono in una condizione di povertà assoluta. Proprio la povertà porta all’esclusione, all’impoverimento relazionale, alla marginalità.
Ecco perché è da plaudire l’iniziativa portata avanti dalla Messina Social City che ha dato a oltre 400 persone l’opportunità di partecipare ad un percorso di inclusione lavorativa. Messina Servizi Bene Comune e Amam le società che hanno accolto i messinesi mettendoli in condizione di far fruttare le loro conoscenze ma anche, per coloro che non possedevano alcun rudimento lavorativo, imparare una professione da spendere per inserirsi nel mondo del lavoro. Oggi si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati presenti il Sindaco Federico Basile, il Direttore Generale Salvo Puccio, l’assessora alle politiche sociali Alessandra Calafiore, le presidenti di Messina Social City Valeria Asquina, MessinaServizi Bene Comune Mariagrazia Interdonato, Amam Loredana Bonasera e il direttore del Centro per l’impegno di Messina Giacomo De Francesco.
Già da domani, i messinesi potranno accedere al portale della Messina Social City, per presentare una nuova istanza e continuare a lavorare, fino a dicembre ha annunciato il Sindaco Federico Basile. Altro elemento importante, quello di dare risposte concrete ai bisogni abitativi in quanto, una famiglia deve poter vivere in una casa dignitosa; un diritto che per tantissimi anni è stato precluso a tutti coloro che vivevano all’interno delle famigerate “baracche”. Ridare dignità ai messinesi attraverso il lavoro e la casa deve rappresentare l’impegno costante che l’amministrazione deve perseguire con continuità. Si è iniziato, i risultati sono visibili, adesso bisogna proseguire affinché tutti i messinesi si sentano protagonisti e non comparse. Molto soddisfatto il Sindaco Basile che ha tenuto a precisare “che durante la campagna elettorale, non ha promesso azioni o interventi impossibili ma, impegno costante per far fronte alle continue emergenze e bisogni di tutti, nessuno escluso”.
Valeria Asquini, con un velo di commozione, “ha percorso i cinque anni di attività della partecipata che oggi, rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che non trovavano risposte e che spesso, la P.A. aveva relegato ai margini della società”. La Asquini ha affermato che “chiunque si avvicina alla Social City, trova qualcuno che lo orienta e lo aiuta per il disbrigo di piccole pratiche o per presentare istanze ed accedere ai servizi messi a loro disposizione”. Mai fermarsi perché una persona non in possesso dei pieni diritti, rappresenta una sconfitta per la società civile.