La corte d’assise d’Appello di Reggio Calabria ha condannato a 24 anni di carcere il 31enne Cristian Ioppolo accusato dell’omicidio della ex fidanzata Alessandra Musarra. Il delitto era avvenuto nella notte tra il 6 ed il 7 marzo 2019 a S. Lucia Sopra Contesse, rione di Messina. Ioppolo, che inizialmente aveva respinto le accuse e poi ha confessato il delitto, era già stato giudicato in primo e secondo grado, con sentenza di condanna all’ergastolo, ma la Corte di Cassazione nel 2022 aveva annullato la condanna, rinviandolo a nuovo giudizio innanzi alla corte reggina, che avrebbe dovuto valutare la sussistenza dell’aggravante “dei motivi futili e abietti”.
Sulla base di un concordato fra procura generale e difensori dell’imputato, gli avvocati Carlo Taormina e Alessandro Billè, la pena, rideterminata in 24 anni di carcere, è stata ritenuta congrua dalla Corte, che non sarebbe entrata nel merito. Amareggiati i difensori delle parti civili, gli avvocati Antonio Centorrino, Cettina La Torre e Maria Gianquinto.
Alessandra era stata trovata morta nella sua casa di contrada Campolino, avvenuta secondo quanto emerso dall’autopsia, a causa dalle ripetute percosse subite. Inizialmente si era detto che Ioppolo, 26 anni al momento del delitto, avesse ucciso Alessandra con calci e pugni, ma una successiva perizia avrebbe stabilito che la giovane sarebbe morta strozzata.