venerdì, Novembre 22, 2024

Servizi nei porti di Messina, Milazzo e Reggio Calabria, il Cga ha accolto l’appello di Caronte & Tourist

carone&Tourist
Foto Ansa

Il consiglio di giustizia amministrativa ha dibattuto sul regolamento sperimentale per la disciplina del servizio di rimorchio delle navi nei porti di Messina, Milazzo e relative rade e nell’area di sicurezza dello Stretto, dopo che Caronte & Tourist spa, rappresentata dagli avvocati Carmelo Briguglio e Ferruccio Puzzello, ha presentato appello contro il  Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e le Capitanerie di Porto di Messina, Milazzo e Reggio Calabria e nei confronti di “Rimorchiatori Augusta srl”,  rappresentata dall’avvocato Enrico Soprano.

Caronte & Tourist è una società di navigazione che offre il servizio di collegamento marittimo tra il porto di Messina e quello di Villa San Giovanni; il 17 marzo 1997 il Ministero dei Trasporti e Navigazione emanò un decreto, per regolare il servizio di rimorchio manovra nel porto di Messina, introducendo l’obbligatorio servizio di rimorchio in modalità “prontezza operativa” per le unità navali che impegnano, con la loro semplice presenza in acqua, l’ambito portuale di Messina e delle aree adiacenti.

A distanza di dieci anni dall’adozione del regolamento, il ministero approvò un regolamento locale sperimentale di durata minima biennale, in cui il servizio di rimorchio preesistente nel porto di Messina, di Milazzo e nell’Area di sicurezza dello Stretto di Messina è stato integrato in un unico servizio ed assegnato, sempre in esclusiva, senza gara, allo stesso soggetto già titolare delle concessioni.

Fu previsto, a conclusione del periodo di sperimentazione e cioè decorso un periodo di almeno due anni, una valutazione sui risultati da parte delle autorità marittime e portuali e dal Ministero, per stabilire le iniziative da intraprendere.

Decorso il periodo sperimentale, Caronte & Tourist chiese l’avvio di procedimento amministrativo per la riorganizzazione del servizio di rimorchio in prontezza operativa nel porto di Messina e alla connessa ristrutturazione tariffaria del servizio di rimorchio nei porti di Messina, Milazzo e relative rade e nell’area dello Stretto, con eliminazione della tariffa prevista per la prontezza operativa da prevedersi, quale ordinario onere accessorio, a carico del concessionario del servizio di rimorchio.

Trascorsi svariati mesi senza ricevere notizie sulla definizione del procedimento, fu presentato ricorso al Tar, mentre la Capitaneria di Porto di Messina, a definizione del procedimento, ribadì che l’istanza della società di navigazione non era stata accolta. Da qui ulteriore ricorso al Tar, dichiarando improcedibile il primo, respingendo il successivo.

Presentato appello al Cga, l’ulteriore grado di giudizio ha dato ragione a Caronte & Tourist, contestando, riguardo al primo motivo dell’appello, l’indeterminatezza da parte delle istituzioni; queste ultime avrebbero dovuto valutare poi le richieste della società, motivando il perché sulla necessità di protrarre la sperimentazione, dovendo provvedere al ripristino del regime ordinario.

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