Continua la lotta contro le frodi all’Unione Europea nel ramo agricolo. Un nuovo caso è stato portato alla luce da parte della Procura Europea e dei Carabinieri in Provincia di Messina. Grazie alle indagini dei militari del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina sono stati posti sotto sequestro ben 226 mila euro a tre imprenditori agricoli del messinese. Si tratta di uomini originari della Valle del Mela.
Protagonisti del raggiro sono tre agricoltori messinesi che avrebbero mentito nelle istanze all’Agenzia italiana per i pagamenti agricoli (Agea), sostenendo di essere in possesso di appezzamenti agricoli nella provincia di Messina. Si ritiene che abbiano utilizzato documenti falsificati, tra cui falsi contratti di locazione.
In questo modo, secondo l’accusa gli indagati avrebbero indebitamente ottenuto, tra il 2018 e il 2022, circa 199mila euro in fondi agricoli dell’Ue e 144 diritti al pagamento per un valore di 27mila euro.
Su richiesta dell’Eppo, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, ha ordinato il congelamento dei beni per le somme indebitamente percepite, eseguito oggi dai militari. Sono stati sequestrati diversi beni mobili immobili, nonché diritti al pagamento dell’Agea, per un valore complessivo di circa 226mila euro.
Si tratta dell’ennesima operazione di contrasto alle frodi sui fondi comunitari. Solo la settimana scorsa ad un imprenditore di Torrenova, attivo nel ramo della panificazione sono stati sequestrati 320.000€ dalla guardia di Finanza: avrebbe utilizzato i fondi europei, destinati al miglioramento dell’attività, per investirli nel settore del trading online.