Nell’ambito delle iniziative che ricordano il terribile genocidio del popolo armeno (medz yeghern – il grande crimine) domani, martedì 23 aprile, alle ore 18,30, si terra presso la biblioteca comunale di Capo d’Orlando un seminario dal titolo “Zartir Lao. Armenia e Nagorno-Karabakh. Il genocidio dimenticato”.
Una tragedia e un crimine contro l’umanità che, fino al 1973, il mondo ha finto di ignorare. Solamente allora, infatti, la Commissione dell’Onu per i diritti umani ha riconosciuto ufficialmente lo sterminio di circa 1 milione e mezzo di armeni – da parte dell’Impero ottomano (tra deportazioni ed eliminazioni perpetrate tra il 1915-1916 – come il primo genocidio del XX secolo). Ancora oggi, in Turchia, l’argomento è tabù. Ufficialmente, quella armena fu una “rivolta” e le vittime non superarono le 300.000. Pochi turchi osano parlare apertamente di genocidio, anche perché l’articolo 301 del Codice penale turco (introdotto nel 2005) punisce il reato di “offesa allo Stato turco”.
All’evento interverranno Agop Monoukian (sociologo e presidente on. Unione Armeni d’Italia); Arsen Hakobyan (antropologo, Yerevan State University); Leone Michelini (antropologo, Università di Messina); Marcello Mollica (antropologo, Università di Messina); Massimo Ingrassia (psicologo, Università di Messina). Coordina il dott. Calogero Sapone, responsabile della Biblioteca.