Nuovo verdetto della Cassazione per l’imprenditore Immacolato Bonina, ma questa volta, a differenza di quello di qualche giorno fa, l’ultimo in ordine di tempo è senza rinvio. Azzerata una condanna che il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto aveva disposto nel 2019 per un reato fiscale; una circostanza che ha determinato la restituzione all’imprenditore di oltre 200 mila euro.
In primo grado Bonina era stato condannato a 6 mesi di reclusione, pena sospesa e confisca per equivalente, sentenza confermata in appello; da li il ricorso in Cassazione, presentato dall’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, che nel 2022 dispose l’annullamento con rinvio alla Corte di Appello di Messina, sentenza confermata ancora in secondo grado.
Nuovo appello contro questa decisione e ora è arrivato il verdetto, l’ultimo che azzera tutto e restituisce quanto era stato confiscato.
Questa sentenza segue quella dell’ultima decade di aprile, quando la Cassazione annullò con rinvio la condanna emessa nel febbraio 2023 dalla corte d’appello di Messina a 5 anni e 3 mesi di reclusione, condanna che era stata già ridotta in appello. In questo caso la vicenda giudiziaria oggetto del processo risale al 2014 e si riferisce al contratto di solidarietà firmato da alcuni dipendenti.
Secondo l’accusa, l’imprenditore li avrebbe costretti a firmare, minacciando di licenziarli. L’avvocato Chillemi ha sempre sostenuto come non fosse stato l’imprenditore Bonina l’artefice del contratto di solidarietà, ma l’iniziativa era stata avviata dai sindacati e Bonina era stato solo parte in questa vertenza. E questo probabilmente verrà discusso nel nuovo processo di appello.