lunedì, Novembre 25, 2024

Messina: Cateno De Luca affronta le elezioni europee chiedendo al movimento “Impegno e Condivisione”

De Luca copertina

Un Cateno De Luca più contenuto nei toni ma, sempre determinato nel “pretendere” l’impegno di tutti coloro che hanno condiviso il progetto di Sud chiama Nord quello che si è presentato, a poche ore dalle dimissioni dal Policlinico Universitario di Messina, alla stampa  per chiarire alcune sue estemporanee considerazioni fatte nei confronti dei suoi più stretti collaboratori.blank

Ancora visibilmente sofferente, ma convinto che l’impegno nella prossima campagna elettorale per le elezioni europee, deve rappresentare un ulteriore banco di prova per consolidare il movimento a livello nazionale, su indicazione dei medici, “ha informato di aver dovuto scremare i comizi già programmati, circa 300, anche perché, non potrà spostarsi utilizzando l’aereo”. Per sopperire a questo deficit, ha fatto attrezzare un camper che utilizzerà come mezzo di trasporto e come “casa” per trovare il giusto e meritato riposo dopo i vari spostamenti.blank

Partirà lunedì 13 maggio da Fiumedinisi per raggiungere Roma dove parteciperà, come sindaco di Taormina, ad un importante evento: l’assegnazione delle “Bandiere Blu” alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio; la perla dello Jonico partecipa per la prima volta a questo importante evento.

Dopo Roma si sposterà a Milano per una iniziativa voluta dal gruppo Mediaset che avrà come protagonista il Teatro Antico. Il 20 maggio comincerà il tour delle regioni per poi chiudere la campagna elettorale a Messina e Taormina giovedì 6 giugno.

De Luca a “briglie sciolte” “chiarisce il senso della strigliata che ha voluto rivolgere a tutti i rappresentanti del movimento”. Nessun rimprovero invece al sindaco Federico Basile che “considera la migliore scelta fatta. Basile, tutti i giorni, in maniera discreta e privata, è stato a trovarlo in ospedale per testimoniare la sua vicinanza e la piena condivisione al progetto di Sud chiama Nord”.blank

I sondaggi, ha proseguito De Luca, “assegnano al suo movimento una percentuale che va dal 2 al 3, per fare la differenza, occorre consolidare e confermare quanto ottenuto in Sicilia nelle scorse elezioni regionali”. Un partito, ha detto De Luca “che vanta il 25% di consensi nell’isola, non può permettersi il lusso di chiedere il voto stando seduti in poltrona o inviando semplici messaggini”. I 60 mila voti ottenuti a Messina e il 90 mila in provincia debbono rappresentare un punto di partenza per riuscire a superare lo sbarramento del 4% previsto per le elezioni europee.

Tutti debbono darsi una svegliata, ha sanzionato De Luca, “e tornare a chiedere il consenso popolare attraverso azioni concrete”. Chi siede nelle sedi istituzionali, ha proseguito De Luca “non può pensare di essere “arrivato” perché i cittadini non gli perdoneranno nulla; chi occupa poltrone anche nel palazzo comunale, deve essere libero dalle lobby dagli affari, dai ladrocini”.

La vicenda della Liguria con le sue corruzioni, ha affermato con determinazione De Luca, “capita tutti i giorni a chi fa politica ma, la correttezza e la irreprensibilità diventeranno il salvagente per evitare di affogare nel mare delle tentazioni”. Dal 2018, ha proseguito De Luca, “il movimento è entrato nei palazzi grazie al popolo; chi governa, deve continuare a chiedere il consenso del popolo e non degli affaristi”. Chi ritiene di essere arrivato, non ha capito proprio nulla, si è ubriacato solo di autoesaltazione. Per questo motivo, ha affermato De Luca, “nessuno è esente da prove di responsabilità personale che possono sfociare anche nelle dimissioni proprio, per riuscire a mettersi in gioco giorno per giorno con grande umiltà”. 

Ogni sua scelta politica, ha detto De Luca, “ha sempre rappresentato un azzardo che, si è dimostrato quasi sempre vincente, vedasi le condizioni in cui si trovava Messina; grazie alla invenzione delle partecipate, adesso la città dello Stretto, ha una credibilità di tutto rispetto a livello nazionale”. Basile, ha comunicato De Luca, “è stata la migliore scelta, altre, hanno lasciato amarezza solo perché hanno intaccato i rapporti personali e il valore della lealtà”.

Nessun rimpianto, sempre più convinzione nella bontà del progetto. Concludendo, De Luca ha affermato che “i sondaggi sono degli indizi che debbono servire per accrescere l’impegno, per convincere soprattutto gli astensionisti, che recarsi alle urne è un dovere; bisogna scegliere di dare la propria fiducia a coloro che non accettano compromessi o accordi sottobanco”. Questa sarà la mossa che aiuterà il paese a cambiare faccia perché sarà incentrato su amministratori che avranno assegnato un ruolo centrale ai cittadini con i loro bisogni, diritti e aspettative.

Facebook
Twitter
WhatsApp