I lavoratori della Tirrenoambiente SpA fallita, sospesi da ogni attività lavorativa dal mese di dicembre 2023, da questa mattina alle ore 8,00 sono in presidio permanente davanti al cancello della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea.
La protesta dei lavoratori – prosegue una nota della Fiadel – è dovuta al fatto che nonostante la Regione Siciliana, dal mese di marzo scorso, ha stanziato l’importo necessario per la copertura degli stipendi per gli anni 2024 – 2025; ma i lavoratori ad oggi sono ancora sospesi “per il gioco dello scaricabarile tra i soggetti che, anche ai sensi di quanto disposto dalla normativa vigente in materia, hanno potere d’intervento.”
Riscontrato che dall’assemblea di ieri, che ha coinvolto anche il comune di Mazzarrà Sant’Andrea e la curatela fallimentare della Tirrenoambiente, è emersa anche l’intenzione della Regione a non utilizzare i 12 milioni messi a disposizione dal PNRR per la messa in sicurezza e bonifica della discarica, è palese – segue ancora la nota della Fiadel – come il rischio per la tutela dell’ambiente e della salute della popolazione è molto alto, anche a seguito del fatto che la discarica è già una bomba ecologica e per lo stato di abbandono in cui versa è ad alto rischio incendi.
Questa mattina al presidio sono intervenuti i carabinieri della stazione di Furnari, i lavoratori hanno fatto evidenziare lo stato in cui versa l’esterno della discarica, la presenza di percolato e dal cancello lo stato di abbandono in cui versa l’interno del sito.
Su invito del comandante, maresciallo Giovanni Catanzaro, i lavoratori si sono recati in caserma per redigere una relazione in merito.
I lavoratori auspicano che il buon senso porti a trovare una immediata soluzione per la ripresa della loro attività lavorativa – conclude la nota, con il riavvio di tutte quelle attività propedeutiche per un controllo permanente del sito e degli impianti funzionanti.