Il sindaco Federico Basile, nel presentare il bilancio degli interventi effettuati da AMAM durante i cinque step di interruzione idrica, lavori che hanno riguardato la mitigazione e la vulnerabilità dell’acquedotto di Fiumefreddo, e attività di miglioramento della condotta terziaria cittadina, “ha mostrato una presa di posizione molto decisa, nei confronti di coloro che, evidentemente, ne hanno ridimensionato o snobbato l’importanza”.
Basile ha voluto precisare che, “nessun tipo di intervento era mai stato effettuato alla condotta idrica che serve la città di Messina; oltre trent’anni di immobilismo in quanto, nessuna precedente amministrazione aveva pensato di intervenire per sistemare i problemi strutturali che riguardavano l’intera linea”. Il lavoro svolto, ha dichiarato Basile, “consentirà di mitigare eventuali disagi futuri infatti, aver aggiunto giunti tecnici e sostituito valvole permetterà di parcellizzare gli interventi”. Tutti i lavori, ha proseguito il sindaco, “sono stati realizzati grazie ai finanziamenti previsti dai fondi MASTERPLAN”.
Un ringraziamento particolare il sindaco Basile “l’ha voluto rivolgere ai cittadini che, con grande senso di responsabilità, hanno compreso l’importanza dei lavori, necessari per ottenere un risultato utile in futuro e rendere più efficiente l’erogazione idrica in città”. Quando si cose si vogliono fare, ha concluso Basile, “si fanno ed i risultati sono evidenti; questa amministrazione sta facendo compiere passi in avanti ad una città che spesso, era considerata una cenerentola”.
Insieme al sindaco Basile, gli assessori alla Protezione civile Massimiliano Minutoli e alla Pianificazione ed efficientamento risorse idriche ed energetiche Francesco Caminiti oltre al direttore generale Salvo Puccio. Ancora, la presidente di AMAM Loredana Bonasera, la consigliera Alessandra Franza e il Direttore generale Pierfrancesco Donato.
Un lavoro sinergico e di squadra che, come ha evidenziato l’assessore Minutoli, “ha visto in prima linea il COC (Centro Operativo di Coordinamento delle operazioni di Protezione civile), insieme a tutte le altre istituzioni, concordate dalla Prefettura”. Un pensiero particolare lo meritano, ha proseguito Minutili, “le associazioni di volontariato impegnate nell’attività, l’apporto insostituibile offerto dal Corpo di Polizia municipale, i dipendenti di AMAM, gli operatori della Messina Social City, della Messinaservizi Bene Comune e dell’ATM, oltre all’Esercito, il Corpo Forestale, le Associazioni Arp, il Nucleo diocesano, il Giva e, tutti i Comuni che hanno sostenuto l’amministrazione comunale di Messina durante gli interventi programmati”. Il report presentato dall’assessore Minutili ha messo in luce il numero degli interventi effettuati: “su 1521 richieste pervenute nel corso dei cinque step, 1317 sono state evase con successo”.
L’assessore Francesco Caminiti ha mostrato grande soddisfazione perché “l’obiettivo che si era posto l’amministrazione, è stato raggiunto totalmente”. Adesso, ha detto Caminiti, “inizieranno i lavori previsti dai fondi del PNRR che prevedono, la sostituzione della linea terziaria cittadina”. Interventi, ha concluso Caminiti, “grazie ai quali si potrà raggiungere una erogazione idrica H 24 in tutte le zone della città”.
Il direttore generale Salvo Puccio si è soffermato “sulla portata tecnica degli interventi e, in particolare, la sostituzione e l’inserimento di nuove valvole oltre ai giunti, ed ai lavori sugli scarichi e sugli sfiati”. Il materiale utilizzato, ha affermato Puccio, “ha reso la condotta tecnologicamente all’avanguardia e più sicura in tutti i suoi 57 chilometri di lunghezza”.
Loredana Bonasera Presidente AMAM, ha elencato il numero delle nuove apparecchiature sostituite e precisamente: “30 tra scarichi e sfiati, 10 giunti dielettrici, valvole, misuratori di portata e saracinesche”. I misuratori di portata, ha dichiarato la Bonasera, “consentiranno il totale controllo di tutta la condotta idrica; nel caso si dovessero verificare guasti, si potranno individuare intervenendo solo in quella porzione di condotta”. Ancora, ha comunicato la Bonasera, “il nuovo impianto di protezione catodica garantirà la migliore protezione delle tubazioni di acciaio interrata”.
Il direttore generale di AMAM Pierfrancesco Donato ha riportato i numeri delle persone impiegate in questi 5 step di interventi: “oltre un centinaio le maestranze tecniche insieme, a tutti gli operatori e tecnici presenti al COC”. Donato ha poi parlato “dei concorsi indetti da AMAM che permetteranno di implementare il numero degli operatori della partecipata anche se per dodici mesi, rinnovabili per altri dodici”.
Un piccolo tassello importante per fornire servizi migliori e più efficienti alla popolazione messinese.