Il collegio giudicante del tribunale di Patti presidente Scavuzzo, a latere Vona e Ceccon ha condannato un uomo di 54 anni a quattro anni di reclusione; era imputato di maltrattamenti e atti persecutori ai danni della ex moglie.
L’uomo è stato dichiarato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni e condannato anche al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede alle parti civili costituite in giudizio – la donna e i figli – rappresentati dall’avvocato Antonella Marchese. Dovrà anche pagare le spese di costituzione di parte civile. I giudici hanno comunicato il termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza di condanna.
Nel 2022, a seguito della denuncia presentata all’autorità giudiziaria, gli era stata notificata la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento all’ex moglie e nello stesso giorno in cui i giudici hanno pronunciato la sentenza, l’imputato ha presentato istanza richiedendo la revoca della misura cautelare.
I giudici, con il parere contrario del pubblico ministero e del difensore di parte civile, hanno però confermato la misura cautelare. I fatti contestati vanno presumibilmente del 1999 al 2022; l’ex moglie sarebbe stata insultata e anche colpita in alcune occasioni con schiaffi e pugni.