La devozione di Messina per Sant’Antonio, uno dei Santi più amati e onorati al mondo, trova le sue radici in un passato fatto anche di tanta sofferenza. Sant’Annibale ha iniziato la sua missione di vero rogazionista, soprattutto nel quartiere Avignone, subito dopo il terremoto del 1908 che, anche a seguito della pandemia sanitaria, aveva decimato centinaia e centinaia di famiglie; tantissimi bambini rimasti orfani, non avrebbero potuto rivedere il sorriso stampato sui loro volti se, proprio Sant’Annibale, dopo la costruzione del Santuario dedicato a Sant’Antonio non avesse deciso di accoglierli e dare loro un futuro.
La memoria di quegli anni ci consente di guardare con ammirazione e speranza ai tempi nostri perché, la storia ci ha trasmesso un insegnamento che ciascuno di noi dovrebbe fare proprio: “prendersi cura degli altri”. La devozione per i santi spesso ci fa superare le continue difficoltà giornaliere, rivolgersi devotamente allevia la preoccupazione verso una classe politica che molte volte dimentica l’obiettivo primario: l’uomo al centro di ogni intervento legislativo.
Alla presenza del sindaco Federico Basile, degli assessori Enzo Caruso alla Cultura e Massimo Finocchiaro ai grandi eventi, padre Mario Magro Rettore della Basilica di Sant’Antonio, ha presentato il calendario della manifestazione organizzate per celebrare, sia dal punto di vista religioso che civile, il “Santo dei Miracoli”.
Immancabile il Carro Trionfale che sarà abbellito, come ogni anno, di fiori e piante, illuminato da tantissime lampadine, la cui prima costruzione risale al 1930 circa. Aveva una struttura in legno e trovavano posto alcuni orfanelli.
Padre Mario Magro ha dichiarato che “la festa di S. Antonio è divenuta uno dei più importanti avvenimenti religiosi non solo di Messina ma, di tutta la Sicilia e del meridione d’Italia. Infatti, ha proseguito Padre Mario, sono tantissimi i pullman con fedeli, organizzati soprattutto dalla Puglia e dalla Calabria, che hanno scelto di venire a Messina piuttosto che raggiungere Padava, considerata anche la distanza ed i relativi costi”. Il rettore della Basilica di Sant’Antonio “ha annunciato un evento che si terrà venerdì 14 giugno alle ore 21,00; la registra ed attrice Katiuska Falbo metterà in scena “la drammatizzazione della vita di S. Antonio” rivisto in chiave moderna”. S. Antonio era un naufrago, ha detto Padre Mario, “che ha viaggiato per essere un vero missionario del Vangelo di Cristo. La Falbo ha modernizzato la vita del Santo dei Miracoli collegandola ai tanti migranti che attraversano il Mediterraneo per trovare una nuova vita in Europa”.
Il Sindaco Basile ha voluto sottolineare “l’importanza della devozione religiosa verso il Santo che si coniuga anche con elementi laici legati alle tradizioni messinesi”. Un appuntamento, ha proseguito Basile “che trova nella “notte Bianca per Sant’Antonio”, un appuntamento molto atteso dalla città infatti, si prevede la presenza di tantissimi cittadini ma anche visitatori e turisti che desiderano vivere serate finalizzate alla socializzazione e alla gioia di stare insieme senza dimenticare l’aspetto prettamente religioso rappresentato dalla venerazione per Sant’Antonio”. Dalla Puglia giungeranno gli sbandieratori medievali di Oria (BR) e un gruppo “I Sarchiatoria Live” della famosissima e coinvolgente “pizzica salentina”. Concludendo Basile “ha voluto ricordare che a poche ore dopo la sua proclamazione a Sindaco nel giugno del 2022, decise di partecipare ai festeggiamenti in onore di Sant’Antonio”.
Ha preso poi la parola l’assessore Massimo Finocchiaro, che “oltre a rivolgere sentiti ringraziamenti al rettore Padre Magro per l’impegno con il quale fa vivere un avvenimento religioso legato alla fede verso un Santo così miracoloso, ha voluto legarlo agli aspetti civili rappresentati dai diversi eventi previsti nella “notte Bianca per Sant’Antonio”, spettacoli, arte, musica, cultura, degustazioni e tanto altro”.
L’assessore Enzo Caruso ha sottolineato “gli aspetti culturali legati alla tradizione religiosa di un’intera comunità”. Fu proprio Sant’Annibale, ha concluso Caruso “che dedicò parte della sua vita per aiutare “gli Ultimi” che vivevano del quartiere Avignone”.
Gli eventi legati ai festeggiamenti per S. Antonio, si svolgeranno sia in Basilica che nel Chiostro dello Spirito Santo, nel Santuario della Madonna del Carmine, a Largo Avignone e relativa Scalinata, in Piazza Annibale M. di Francia, nella Piazza Lo Sardo, In Via Cesare Battisti e in Via Antonio Martino, in Via Aurelio Saffi, Via Nino Bixio e Via S. Cecilia.
Tanti spettacoli e tante location per dare la possibilità ai cittadini di vivere questi momenti di gioia e di fede. Per consentire un regolare svolgimento delle iniziative previste per i festeggiamenti di Sant’Antonio, sono stati previsti provvedimenti viabili con relativi divieti di sosta in tutte le strade limitrofe alla via Santa Cecilia dove ha sede a Basilica di Sant’Antonio.