venerdì, Novembre 22, 2024

Porto di Sant’Agata di Militello, la Ricciardello Costruzioni di Brolo chiede i danni al comune

Foto AMnotizie
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Una questione legale sempre più complessa e ingarbugliata quella che riguarda il costruendo porto di S. Agata di Militello, nella quale si inserisce ora anche la diffida della Ricciardello Costruzioni Spa di Brolo, che chiesto al comune di S. Agata di Militello un risarcimento danni da oltre 5 milioni di euro.

Nei giorni scorsi la Corte d’appello di Palermo, terza sezione specializzata in materia di imprese, ha emanato una sentenza che ha confermato quanto già deciso in primo grado nel 2017, ovvero la nullità del contratto di cessione firmato nel 2012 con cui la “Si.Gen.Co. Srl”, originaria aggiudicataria dell’appalto, aveva trasferito la titolarità dei rapporti alla “Cogip srl”. La corte del tribunale palermitano ha rigettato sia il ricorso della “Cogip” che gli appelli incidentali proposti da Costruzioni Bruno Teodoro s.p.a. e Comune di S.Agata Militello.

La Cogip, dopo l’acquisizione nel 2012 aveva affittato l’asset alla “Amec srl”, che in seguito cambiò di denominazione nell’attuale “Sostenia srl”. In questo contesto si era inserita la Ricciardello Costruzioni SpA che nel 2013 aveva acquistato dalla Sigenco, in quel momento in concordato preventivo. il ramo d’azienda costituito da commesse pubbliche, attrezzature personale, contratti e qualificazioni per la realizzazione, tra gli altri, di lavori marittimi e di dragaggio.

Successivamente la Sigenco fu dichiarata fallita e affidata alla relativa curatela. Già nel 2014, con diverse note, la Ricciardello Costruzioni aveva invitato il comune nelle more della definizione dei procedimenti in corso, a ritirare in autotutela la delibera di giunta, emanata nel 2012, con cui aveva preso atto della cessione tra Sigenco e Cogip e non dare seguito alla consegna dei lavori alla Cogip. Nel caso fosse stato accertato dai giudici aditi che la nullità della cessione, l’asset relativo al porto santagatese sarebbe, infatti, rientrato nella disponibilità di Sigenco, e trasferito alla Ricciardello, in forza di un’autorizzazione del tribunale di Catania, che ne consentiva l’acquisizione alla ditta brolese, che a quel punto averebbe avuto interesse a portare avanti l’appalto. Note, così come quelle inoltrate dallo stesso curatore fallimentare, che secondo l’azienda tirrenica sarebbero rimaste prive di riscontro.

Forte della sentenza dello scorso 11 aprile, che conferma la nullità della cessione, la Ricciardello Costruzioni ha dato mandato ai propri legali, gli avvocati Patrizia Messina e Sebastiano Licciardello, di inoltrare via pec al comune santagatese un atto di diffida, nel quale si denuncia “l’illegittimo ed illecito comportamento tenuto dall’ente, nonché l’inerzia rispetto alle istanze della Società Ricciardello Costruzioni SpA e del Curatore del Fallimento Sigenco SpA, in favore della continuazione del rapporto contrattuale con COGIP (ovvero suoi aventi causa), nonostante la sopravvenuta carenza del titolo, accertata giudizialmente”, che avrebbe causato un danno di oltre 5 milioni di euro alla SPA brolese costituito dal 10% sul totale della commessa a titolo di mancato utile, più il 5% a titolo di perdita di chance e 700mila euro per il euro alla curatela Sigenco e di cui ora la Ricciardello costruzione chiede il pagamento.

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