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Il siciliano sbarcherà presto su Google Traduttore

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Il siciliano è ancora vivo. Il 27 giugno scorso, l’Accademia Siciliana nota come “Cademia Siciliana” ha annunciato che il dialetto dell’isola sarà presto introdotto su Google Traduttore.

«A nostra cullabburazzioni spiega “Cademia Siciliana” su Facebook cu Google vitti uri e uri di travagghiu, migghiara di frasi tradutti dû ngrisi ô sicilianu, e purtau a stu granni risurtatu pâ nostra lingua!»

La “Cademia Siciliana” è un’organizzazione senza scopi di lucro con l’obiettivo di preservare il siciliano, attraverso la ricerca, l’educazione e l’attivismo.

Dal 2016 ad oggi, l’associazione ha intrapreso diverse iniziative che spaziano dall’inserimento della lingua siciliana su diverse piattaforme, fino alla collaborazione con l’UNESCO per la traduzione in siciliano di alcuni numeri del periodico “The UNESCO Courier”.

Il siciliano ha sempre scosso la curiosità di tutti, anche dei grandi poeti come Dante, il quale in un passo della sua opera “De Vulgari eloquentia” afferma: «Indagheremo per primo la natura del siciliano, poiché vediamo che il volgare siciliano si attribuisce fama superiore a tutti gli altri: che tutto quanto gli Italici producono in fatto di poesia si chiama siciliano».

Negli anni recenti, la tendenza a parlare in dialetto, anche in contesti informali, è diminuita notevolmente. Prendere le distanze dal siciliano significa non riconoscere una parte della nostra cultura regionale che, secondo le stime, tra 70 anni potrebbe arrivare al capolinea.

Articolo di Elisa Caruso

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