venerdì, Novembre 22, 2024

Caramelle, soldi e regali in cambio di atti sessuali con minori. Ai domiciliari 59enne dipendente di una struttura di cura dell’hinterland etneo

polizia catania (2) (1)

Caramelle, soldi e regali in cambio di atti sessuali nei confronti di tre minori. Con questa pesantissima accusa, formulata dalla Procura Etnea, nell’ambito delle indagini preliminari condotte dalla squadra mobile della polizia di Stato, sezione reati contro la persona, è finito agli arresti domiciliari un 59enne, dipendente di un istituto di cura dell’hinterland etneo.

L’uomo è accusato di presunti atti sessuali, anche tentati, nei confronti di tre minori, affetti da patologie, approfittando della posizione ricoperta nella struttura di cura che i tre frequentavano e su cui lo stesso aveva obblighi di vigilanza a custodia. A fare scattare le indagini la denuncia della madre di una tre presunte vittime, di appena 13 anni, a cui l’indagato si sarebbe approcciato regalando caramelle, patatine, lattine di coca-cola ed un paio di occhiali da sole e promettendo denaro per l’imminente onomastico e compleanno e con comunicazioni su WhatsApp a chiaro sfondo sessuale.

Gli approfondimenti investigativi, avrebbero fatto emergere che 59enne avrebbe tentato di compiere atti sessuali anche nei confronti di un altro minore, al quale più volte avrebbe elargito somme tra i 15 e i 20 euro e regalato caramelle ed un bracciale, chiudendosi a chiave da solo con il ragazzo all’interno di stanze della struttura. Il 13 aprile scorso, dopo che il giovane aveva smesso di frequentare l’istituto per motivi di cura, il destinatario della misura avrebbe posto in essere atti idonei diretti in modo non equivoco al compimento di un rapporto sessuale. Le medesime dinamiche sarebbero state attuate nei confronti di un terzo minorenne, anch’egli in cura presso la stessa struttura.

Gli elementi, che dimostrerebbero che l’indagato sarebbe responsabile di gravi condotte nei confronti di tre ragazzini, sarebbero emersi dalle dettagliate testimonianze dei tre minori coinvolti, sentiti in audizione protetta, corroborate da elementi desunti da alcune chat rinvenute sui cellulari di due delle persone offese, delineando un quadro particolarmente allarmante. Il 59enne, rintracciato nella mattinata di ieri 2 luglio, presso la sua abitazione, dopo l’espletamento delle formalità di rito, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliar, in ragione del suo stato di incensurato.

Sequestrati il telefono cellulare ed altro materiale informatico in uso all’indagato, i cui contenuti verranno ora analizzati.

Facebook
Twitter
WhatsApp