La Corte di Cassazione ha ritenuto il ricorso inammissibile. Diventa, quindi, definitiva la condanna all’ergastolo per Pietro Morreale, oggi 21enne, accusato di aver brutalmente assassinato la fidanzatina 17enne Roberta Siragusa.
La giovane è morta a Caccamo, la notte tra il 23 ed il 24 gennaio del 2021, bruciata viva secondo la ricostruzione della Procura nei pressi dello stadio. I sospetti si concentrarono subito sul fidanzato Pietro Morreale, all’epoca dei fatti 19enne, che era con lei quella sera e che si è sempre dichiarato innocente sostenendo che sarebbe stata la ragazza a darsi fuoco dopo un litigio.
La sentenza di condanna all’ergastolo in primo grado emessa dalla corte d’assise di Palermo fu pronunciata il 12 ottobre 2022. Secondo l’accusa, Pietro la sera in cui avvennero i fatti, avrebbe litigato con la vittima durante una cena con amici. La coppia si sarebbe poi allontanata in auto, raggiungendo la zona del campo sportivo. Monreale, che probabilmente non voleva rassegnarsi all’idea che Roberta volesse lasciarlo, avrebbe colpito con un sasso Roberta tramortendola. Poi le avrebbe dato fuoco con della benzina che aveva in auto e l’avrebbe guardata bruciare. Avrebbe poi caricato il corpo in auto e lo avrebbe gettato in un fosso.
La sentenza dei giudici di prime cure fu confermata dalla Corte d’Assise d’appello di Palermo il 27 novembre 2023.