Aveva nascosto una pistola clandestina sotto al materasso di una culla pensando di farla franca in caso di un controllo della Polizia. A far saltare il singolare piano escogitato da un giovane catanese di 24 anni, sottoposto agli arresti domiciliari, sono stati i Falchi della Squadra Mobile, intervenuti, nei giorni scorsi, in un’abitazione del quartiere “San Cristoforo”, per eseguire una perquisizione con il sospetto che, all’interno, potessero trovarsi occultate armi e munizioni. In effetti, le intuizioni dei poliziotti si sono rivelate fondate. Gli agenti della Squadra Mobile hanno cinturato l’intera area circostante alla casa per cogliere di sorpresa il 24enne che è stato trovato in possesso di una pistola a tamburo, calibro 38, con all’interno 5 cartucce. Le fasi di ricerca si sono rivelate da complesse con i Falchi dal momento che l’arma, risultata clandestina, era stata posizionata sotto al materasso di una culla, nella camera da letto.
A seguito del ritrovamento della pistola detenuta illegalmente, l’uomo è stato arrestato ed è stato condotto in carcere; in avanti si è proceduto alla convalida, disponendo la misura della custodia cautelare in carcere. In un altro contesto il gip del tribunale di Termini Imerese ha disposto il divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di due coniugi di origine nordafricana per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso ai danni della figlia. Il giorno in cui la ragazza avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità, i carabinieri sono venuti a conoscenza della grave situazione patita dalla ragazza, a cui i genitori volevano impedire di sostenere le prove d’esame e hanno
attivato la procedura prevista dal “Codice Rosso” con l’intervento dell’autorità giudiziaria.