sabato, Settembre 21, 2024

Militello Rosmarino: i morsi della crisi idrica anche sui Nebrodi

militello rosmarino

Anche i monti Nebrodi sono all’asciutto. Le falde montane che approvvigionano il serbatoio di contrada Furci  a Militello Rosmarino, sono insufficienti e l’amministrazione comunale è stata costretta ad allungare di un giorno la turnazione della fornitura alle contrade del piccolo comune nebroideo.

L’acqua anzicché ogni 3 giorni, arriverà ogni 4, in questo ordine: contrada Scurzi, poi la popolosa contrada di S. Piero, il giorno dopo Ferretta, poi S. Giorgio e infine c.da Domenica e Picasi.

Per ovviare agli inevitabili disagi per i cittadini, predisposti punti di prelievo attivi dalle 8 alle 22 di ogni giorno dove ci si potrà rifornire autonomamente: all’ex macello di Via Mattatoio, al bivio per Alcara, in via S. Maria e dietro il palazzo comunale.

A disposizione ha anche un altro punto di prelievo per chi ha la possibilità di prelevare grandi quantitativi, in piazza Lodato, a cui si potrà accedere previa richiesta al comune. La zona del centro e le contrade collegate, invece, continueranno ad essere approvvigionati tutti i giorni, dalle 6 alle 10, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 22.

Per ovviare, il comune sta predisponendo una serie di interventi tecnici per far arrivare l’acqua nel serbatoio di Furci dal serbatoio di Varvazza, che si approvvigiona dalla sorgente Ranisi situata nel letto del fiume Rosmarino e che rifornisce il centro.

Nonostante, infatti, a monte di Militello ci siano ben 10 sorgenti, tutte captate e incanalate nel serbatoio, le risorse sono troppo scarse. In queste ore come ci ha spiegato il sindaco Calogero Lo Re, i tecnici del comune stanno lavorando per trovare altre risorse e a breve si convoglierà nel serbatoio di Furci l’acqua di un altro pozzo, trovato ieri.

“La siccità ha colpito anche noi” ci dice Lo Re “ma una erogazione regolare ogni 4 giorni, con l’acqua che arriva abbondante, permetterà ai cittadini di fare scorta. Al momento l’area del messinese è ancora in condizioni accettabili, se pensiamo che nelle province di Enna, Caltanissetta e Agrigento, ci sono turnazioni da 7 fino a 15 giorni. Stiamo lavorando per dare continuità al servizio, cercando alternative, ma la prospettiva non è rosea se da qui a settembre se non piove. Quello che raccomandiamo ai nostri concittadini è di non fare sprechi e di utilizzare l’acqua potabile solo per gli usi consentiti e strettamente necessari. Uno sforzo” conclude lo Re “assolutamente necessario, dato che si tratta di una siccità di portata straordinaria. Basti pensare che negli anni scorsi nei periodi più asciutti si erogava l’acqua al massimo a giorni alterni.”

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