venerdì, Novembre 22, 2024

Messina: l’Ordine degli Ingegneri chiede maggiore chiarezza al Comune in ordine alle pratiche edilizie CILA, SCIA e PdC

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Decisa presa di posizione da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Messina che, tramite il suo presidente Santi Trovato, lamenta l’eccessiva burocratizzazione degli uffici comunali preposti alla istruttoria delle pratiche edilizie CILA, SCIA e PdC.blank

Trovato chiede “la convocazione di un TAVOLO TECNICO PERMANENTE finalizzato ad un confronto costruttivo su diverse questioni, in modo da contribuire ad apportare un fattivo contributo atto a garantire il buon funzionamento delle attività istituzionali”.blank

Andando per ordine è giusto precisare che il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina, ha fatto presente che “in Italia sono state avviate le procedure per la semplificazione delle procedure e dei procedimenti relative all’istruttoria di pratiche edilizie”. È risaputo, dichiara il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Trovato che, “gli uffici comunali demandano ai professionisti esterni, molte delle competenze in precedenza in carico agli uffici tecnici comunali”. A Messina, prosegue Trovato, “queste pratiche continuano ad essere effettuate dagli uffici con richieste di adempimenti che vanno invece in direzione opposta a quella che le norme in vigore hanno delineato”.blank

Trovato, “presenta le lamentele dei professionisti iscritti all’Ordine degli Ingegneri di Messina, i quali, comunicano che, in riferimento alle norme del cosiddetto “Salva Casa”, D.L. 69/2024, oggi convertito in legge (L. 105/2024), che modifica diversi articoli del DPR 380/2001, recepito in Sicilia dalla L.R. 16/2016 e ss.mm.ii., gli uffici comunali di Messina, manifestano richieste che, contrariamente alle indicazioni normative di cui alla L. 241/90 ed alla L.R. 7/2019, alle normali buoni prassi del procedimento amministrativo, ed a quanto espressamente stabilito dall’art. 9 bis del DPR 380/2001, bloccano procedimenti di parte, pretendono documentazione ultronea rispetto a quella prevista dalla legge nazionale e regionale e da quanto indicato nella modulistica in campo edilizio approvata dalla regione Sicilia”.blank

La civile protesta del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina non si ferma qui ma, rincarando la dose, “ricorda che il citato art. 9bis al comma 1 prevede: “Ai fini della presentazione, del rilascio o della formazione dei titoli abilitativi previsti dal presente testo unico, le amministrazioni sono tenute ad acquisire d’ufficio i documenti, le informazioni e i dati, compresi quelli catastali, che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni e non possono richiedere attestazioni, comunque denominate, o perizie sulla veridicità e sull’autenticità di tali documenti, informazioni e dati.”

Trovato proseguendo con i rilievi che gli sono stati trasferiti dagli iscritti all’Ordine, “dichiara che tali richieste di fatto costituiscono un aggravio del procedimento che determina danni al committente ed al professionista che deve intervenire con un riscontro alla richiesta pervenuta dal comune per evidenziare la illegittimità della richiesta”. Santi Trovato non intende rimanere a guardare l’operato degli uffici comunali ma, guardando avanti, ha affermato che tra i “Principi generali dell’attività amministrativa” la L. 241/90 indica che “La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria”.

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri asserisce che “i rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione debbono essere improntati sulla base di una sana collaborazione e della buona fede”. La stessa Costituzione della Repubblica Italiana, prosegue Trovato, “all’art. 97 prevede, tra l’atro che “…I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e la imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari…”.blank

Molto determinato Trovato il quale ha affermato che “spesse volte vengono bloccate pratiche edilizie, relative ad interventi su edifici esistenti, rispetto alle quali l’ufficio, esegue anche per il vecchio titolo (consolidatosi anche da diversi decenni) una nuova istruttoria pervenendo, in alcuni casi ad incomprensibili annullamenti”.

Ancora, Santi Trovato afferma che “l’art. 21-nonies della citata L. 241/90 stabilisce che il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d’ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole, comunque non superiore a dodici mesi dal momento dell’adozione dei provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici, inclusi i casi in cui il provvedimento si sia formato ai sensi dell’articolo 20, e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall’organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge”.

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina, rivolge un accorato appello al Dirigente degli uffici comunali preposti affinché, “considerata anche la presenza di nuovi assunti nei ruoli tecnici ed amministrativi dello stesso Dipartimento, informi gli stessi che le attività istruttorie loro demandate debbono essere istruite ed evase, nel totale rispetto delle normative vigenti”.

Alla luce di quanto rappresentato, sarebbe opportuno che entrambe le parti si incontrino onde evitare spiacevoli incomprensione che possono penalizzare soprattutto i cittadini.

 

 

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