Le incerte premesse meteo non hanno fermato i festeggiamenti estivi in onore di San Sebastiano a Mistretta. Un appuntamento, quello del 18 agosto, che ha richiamato come ogni anno migliaia di persone, giunte persino dagli Stati Uniti, per vedere la folkloristica processione del Santo Patrono. Solenne messa alle 18 nella chiesa dedicata al Santo, alla presenza di molti sindaci e assessori dei comuni dell’hinterland Nebroideo. Presente anche il neoletto eurodeputato Giuseppe Antoci, di origini amastratine. Fede e commozione palpabili all’uscita della “Vara”, sontuoso fercolo del XVII secolo, che ospita la statua del Santo scolpito dall’artista amastratino Noè Marullo, preceduta dalla Varetta degli Angeli, con i ceri votivi e le reliquie.
Una festa che ha regalato emozioni molto forti anche a chi non è mistrettese, con la processione come sempre partecipatissima per le vie del centro cittadino, che si è svolta senza incidenti, grazie anche al consistente dispiegamento di forze dell’ordine, carabinieri, polizia municipale e tantissimi volontari di protezione civile, dei portanti e del comitato dei festeggiamenti, che hanno presidiato tutto il percorso e i passaggi salienti e caratteristici: i tratti percorsi di corsa per ripide viuzze del paese, come vuole la tradizione che ricorda il martirio di Sebastiano, tribuno della prima coorte pretoria giustiziato dai suoi stessi commilitoni i centurioni romani, per decreto degli imperatori Massimiano e Diocleziano, la particolare manovra della “vutata” nel piazzale di Largo del Progresso, accanto la chiesa di San Vincenzo, il passaggio davanti alla Chiesa Madre ed all’Ospedale. Il tutto accompagnato dal corpo bandistico comunale e dell’Associazione Euterpe di Mistretta (rettifica ndr). Un legame profondo, quello tra amastratini e Santo Patrono, che si alimenta e si tramanda di padre in figlio e che viene vissuto con grande devozione sin dalla tenera età. A conclusione della processione, il rinomato “cambio di spalla dei portanti” davanti la Chiesa, l’omelia e la benedizione di padre Michele Giordano e a mezzanotte lo spettacolo dei giochi d’artificio.