venerdì, Settembre 20, 2024

Da Capo d’Orlando agli USA per inseguire un sogno. Alessio si racconta: “Mai dimenticare le proprie origini” – VIDEO

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La posizione sul suo telefono è in continuo divenire. L’ingegnere meccanico Alessio Adornetto, originario di Capo d’Orlando, lavora ormai da diversi anni, in giro per il mondo per l’Eni. Dopo l’università ha trovato un impiego presso un’azienda del paese nativo e  dopo un anno mezzo circa ha colto una grande opportunità, quella di frequentare un Master con l’Eni a Bologna.

L’inizio della carriera professionale parte proprio dalla sede centrale della multinazionale, a Milano, dove ha operato i primi due anni, che, poi, sono stati seguiti da una serie di viaggi che l’hanno portato a vivere da un capo all’altro del mondo. Tanti paesi sono stati la sua “seconda casa” basti pensare agli anni passati in Iraq, Cina, Messico, Singapore e  Boston, dove si trova attualmente.

Ha respirato a pieno l’aria, spesso densa di preoccupazione e incertezza, dei paesi dove è stato. «L’esperienza più intesa –racconta Alessio ai nostri microfoni– è stata quella di vivere all’interno di un campo militare, al di fuori del quale si poteva uscire solo con il giubbotto antiproiettile e con la scorta».

Degli anni della pandemia trascorsi in Cina, il giovane ricorda il risveglio, con le dovute precauzioni, del paese orientale, mentre ancora il resto del mondo era in lockdown. Quella strana sensazione di dinamicità è stato un grande vantaggio poiché, a livello professionale, gli ha permesso di portare avanti un’impresa importante.

Al momento si trova a Devens, ad un’oretta circa da Boston, nel quartier generale di CFS, che è una startup in cui Eni ha investito. Insieme ad un team, Alessio sta contribuendo alla realizzazione di un progetto alternativo che riguarda la fusione nucleare. «È una tecnologia molto innovativa – spiega l’ingegnere – e spero davvero che questo progetto, a cui sto lavorando, possa avere successo nel brevissimo termine per l’azienda, ma soprattutto per il panorama energetico mondiale».

Nonostante la continua “corsa ad ostacoli”, Alessio è riuscito, con tanta passione e determinazione, a raggiungere i suoi obiettivi professionali, ricordandoci ancora una volta che il cambiamento deve essere affrontato continuando a mantenere vive le proprie radici.

Articolo di Elisa Caruso

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