giovedì, Settembre 19, 2024

Capo d’Orlando, scopriamo la figura dell’intimacy coordinator con Cristina Caliò

Cristina Caliò primo piano orizzontale

Una figura professionale su misura. L’interesse per la psicologia e l’amore per lo spettacolo hanno portato Cristina Caliò, originaria di Capo d’Orlando, ad avvicinarsi al mondo dell’intimacy coordination.
Un profilo, quello dell’intimacy coordinator, poco conosciuto a livello nazionale e regionale, basti pensare che in Sicilia la giovane è l’unica a ricoprire tale ruolo.

«L’intimacy coordinator spiega Cristina ai nostri microfoni – è uno specialista che supporta cast e produzione nel delicato processo di creazione di scene con contenuto intimo assicurando il massimo rispetto di tutte le parti coinvolte. Questo avviene anche tramite una parte un po’ più artistica, che riguarda la creazione e costruzione della scena attraverso una coreografia, sempre a servizio della visione del regista».

Il suo background parla chiaro. Per diversi anni, ha calcato il palco in veste di ballerina e in tempi più recenti, ha frequentato un’accademia di recitazione teatrale e cinematografica che le hanno permesso di scoprire la sua naturale predisposizione a questa nuova realtà.

Per intraprendere la carriera in questo settore, è necessaria una formazione specifica che spazia dalla teoria della disciplina, fino alla parte coreografica, per poi terminare con il lavoro sul set.blankIl coordinatore d’intimità inizia a prendere piede nel 2017. Anno in cui, dal disagio provato da un’attrice nel girare diverse scene d’intimità e dalla battaglia condotta dal movimento #MeToo, che si inizia a prevenire l’abuso sessuale nell’ambito dello spettacolo.
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«La presenza dell’intimacy coordinator sul set è di fondamentale importanza – racconta la 25enne – perché si assicura che gli interpreti abbiano assoluta sovranità sui loro corpi e che quindi, tutto ciò che preveda la nudità, la simulazione di atti sessuali o qualsiasi tipo di contatto fisico tra i corpi avvenga attraverso un consenso esplicito».
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Al momento, Cristina ha già lavorato a diversi progetti tra cui un video clip e vari cortometraggi sia in Italia che in Spagna. Insieme alla sua fondazione,”Intimitalia“, sta cercando di divulgare il valore dell’intimacy coordinator, che, soprattutto oggi, non deve essere sottovalutato.

Articolo di Elisa Caruso

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