venerdì, Settembre 20, 2024
  • blank

Milazzo – Omicidio colposo: assolti due medici perchè il fatto non sussiste

Ospedale-Giuseppe-Fogliani-Milazzo

L’accusa è stata sconfessata: non è stata un’emorragia a causare la morte di un paziente ricoverato prima all’ospedale di Milazzo e poi all’ospedale di Patti; da qui l’assoluzione di due medici dell’ospedale della città del Capo, perché il fatto non sussiste.

Così si è concluso il processo al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto per fatti accaduti il 24 ed il 25 agosto 2016, in cui erano imputati due medici in servizio all’ospedale di Milazzo – l’ortopedico Giuseppe Italiano e l’anestesista Carmelo Avolio, indagati di omicidio colposo; secondo l’originaria accusa avrebbero omesso di diagnosticare un’emorragia acuta e di conseguenza di prescrivere una trasfusione, comportamento tale che poi determinò la morte del paziente, trasferito dall’ospedale di Milazzo a quello di Patti. All’inizio il fascicolo fu aperto contro ignoti e passò dalla procura della repubblica di Patti a quella di Barcellona Pozzo di Gotto, perché si ritenne che i fatti contestati sarebbero avvenuti all’ospedale di Milazzo; poi invece furono indagati i due medici, il primo, Giuseppe Italiano, difeso dagli avvocati Sebastiano Campanella e Simone Giovannetti ed il secondo, Carmelo Avolio, dagli avvocati Tommaso Calderone e Gabriella Caccamo.

Nutrito il numero dei testi a dibattimento, soprattutto medici dell’ospedale di Milazzo, che hanno escluso l’emorragia e dunque la causa che per l’accusa avrebbe determinato la morte e i reati contestati a carico dei due medici, visto che il paziente era affetto da altre patologie. Al termine della sua requisitoria il pm ha chiesto l’assoluzione, lo stesso hanno fatto gli avvocati della difesa, richiedendo la forma di assoluzione più ampia. E così è stato. Il giudice monocratico del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Anna Elisa Murabito ha assolto perché il fatto non sussiste i due medici, fissando il termine di 90 giorni per il deposito della motivazione.

Facebook
Twitter
WhatsApp