martedì, Settembre 24, 2024
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Si rischiano pesanti ripercussioni per il divieto disposto sulla A/20 tra Patti e Brolo, inviata lettera ai governi nazionale e regionale

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Individuare una soluzione alle criticità collegate al divieto di transito disposto sulla A/20 da lunedì scorso per tutti i veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose e a tutti i veicoli adibiti al trasporto di merci e persone con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, per scongiurare pesanti conseguenze per  tutti i comparti dell’intera Sicilia. E’ lo spirito di una lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della Regione Siciliana, al Prefetto di Messina e ai dirigenti del Consorzio Autostrade.

Sussistono al momento criticità nell’utilizzabilità della viabilità alternativa; infatti se si considerano le autostrade A18 Messina-Catania e A19  Catania-Palermo, da qui, per collegare Messina con Palermo (via autostrada si tratta di circa 230 chilometri) occorrerà percorrere ben 350 chilometri circa impiegando, in condizioni ottimali di traffico e di sede stradale, il doppio del tempo impiegato fino ad oggi.

Paradossalmente, per collegare Patti a Brolo (via autostrada sono 20 chilometri per 25 minuti circa) bisognerà attraversare in lungo e in largo l’Isola e percorrere almeno 450 chilometri, impiegando, nella migliore delle ipotesi, almeno 6-7 ore; andata e ritorno occorrerebbero 12-14 ore e non basterebbe neanche una giornata lavorativa di guida. E c’è di più.

Aggiungendo le ore di guida e di riposo e i tempi occorrenti per il carico e lo scarico delle merci, per trasporti andata-ritorno da Patti a Brolo potrebbero volerci più di 2 giorni, con pregiudizio per la collettività nell’ approvvigionamento di merci e servizi. Saranno fortemente penalizzate le località oltre Patti in direzione Palermo che non potranno neanche contare sulle regolari forniture di carburanti dalla vicina Raffineria di Milazzo, per non parlare degli approvvigionamenti di farmaci e derrate alimentari provenienti sia dalla Sicilia che dal Continente.

Anche ipotizzando di servirsi, per giungere da Messina a Palermo, della A18 Messina-Catania in combinazione con la rete viabile ordinaria che collega il versante jonico con quello tirrenico, non andrebbe di certo meglio. C’è poi la strada che collega il catanese verso la statale 116  Floresta-Capo d’Orlando, con strade inadeguate e non concepite per assorbire un simile traffico, non risulterebbero fruibili in termini di durata e meno che mai di percorribilità e sicurezza. Per non parlare di cantieri e deviazioni sulle A18 e A19. Ecco perché è necessario concordare una soluzione che superi tutte queste criticità.

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