Domenica, alle 11, nella chiesa “San Nicolò di Bari” a Patti, il vicario generale don Basilio Rinaudo, Vicario Generale, presiederà la solenne celebrazione eucaristica nell’ultima domenica di settembre, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, una tradizione iniziata nel 1914 e giunta quest’anno alla sua 110ª edizione.
“La giornata rappresenta – sottolinea don Leonardo Maimone, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti della diocesi di Patti – un’occasione significativa per esprimere vicinanza e solidarietà a tutte quelle persone che, per molteplici ragioni, sono costrette a spostarsi e a vivere in condizioni di vulnerabilità. È un momento per pregare per loro e
riflettere sulle opportunità che la migrazione può offrire”.
Per l’edizione del 2024, il tema scelto da Papa Francesco è “Dio cammina con il suo popolo”. Il Pontefice, richiamando la dimensione sinodale della Chiesa, sottolinea come l’intera comunità dei fedeli sia in cammino, proprio come i migranti di oggi, verso la patria
ultima, il Regno dei Cieli.
“Papa Francesco – spiega don Maimone – invita i cristiani a riscoprire la natura itinerante della Chiesa, identificando nei migranti un’immagine viva del popolo di Dio in cammino verso la terra promessa. In questo senso, il Papa afferma che “Dio precede e accompagna il cammino del suo popolo e di tutti i suoi figli di ogni tempo e luogo”, non solo camminando con loro, ma anche in loro, specialmente nei più poveri, emarginati e vulnerabili.
Incontrare il migrante, dunque, diventa un modo per incontrare Cristo stesso, che bussa alla nostra porta nelle vesti dell’affamato, del forestiero, del malato e del carcerato, offrendo così un’opportunità di salvezza”. L’Ufficio Diocesano per la Pastorale dei Migranti invita tutte le parrocchie a fare in modo che la Giornata Mondiale del Migrante e del
Rifugiato sia un’occasione di preghiera e meditazione.
“Sarebbe auspicabile che le omelie e le preghiere dei fedeli – conclude don Maimone – richiamassero l’attenzione sul tema della giornata, contribuendo così a stimolare una
maggiore consapevolezza e l’impegno verso i migranti”.