E’ stato inaugurato presso la caserma sede della Compagnia Carabinieri di Patti un locale appositamente realizzato per sostenere le vittime di violenza di genere, intitolato a Marisa Leo, attivista contro la violenza di genere di cui è stata, purtroppo, vittima.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”, con lo scopo di sostenere le persone vittime di violenze nel delicato momento della denuncia, tramite l’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascoltoin un ambiente protetto dedicato che tende a un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e attenzione per le sofferenze subite.
L’accordo, siglato con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha portato alla realizzazione da parte dei club Soroptimist di numerose stanze “dedicate” presenti su tutto il territorio nazionale, a cui ora si aggiunge, nella provincia di Messina, quella di Patti, che si affianca alle altre già allestite nelle sedi del Comando Provinciale di Messina, delle Compagnie di Milazzo e Santo Stefano di Camastra, nonché nelle Stazioni di Lipari e Santa Teresa di Riva, quest’ultima inaugurata del dicembre scorso.
La cerimonia di inaugurazione si è tenuta alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Lucio Arcidiacono, accompagnato dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Patti Capitano Giuseppe Rinella, nonché ddi Maria Gabriella Ciriago della Prefettura di Messina, del Procuratore della Repubblica e del Presidente del Tribunale di Patti, Vittorio Angelo Cavallo e Mario Samperi, del Vice Sindaco di Patti Eliana Raffa e della Presidente dell’Unione Nazionale Soroptimist Adriana Macchi, nonché di Padre Leonardo Maimone, parroco della Chiesa di San Nicolò di Patti che ha proceduto alla benedizione della stanza.
Nel corso dell’evento, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Lucio Arcidiacono, ha fatto riferimento all’impegno dell’Arma e alla collaborazione con Soroptimist International d’Italia nel contrasto alla violenza di genere, considerata una delle sfide più gravi e pervasive che la società si trova ad affrontare.
Come evidenziato dall’Ufficiale dell’Arma, la violenza di genere è un fenomeno che non conosce confini geografici, sociali o culturali e che non riguarda solo le vittime, che ovviamente pagano il prezzo più alto, in quanto mina le fondamenta stesse della convivenza civile e il rispetto dei diritti umani.
Per combattere davvero la violenza di genere, occorre iniziare dal riconoscerla in tutte le sue forme e quindi non solo nei gesti estremi e più tragici ma anche nelle piccole e quotidiane violenze che purtroppo sono nella maggior parte dei casi invisibili. Con il progetto una “stanza tutta per sé”, ha proseguito il Colonnello, si vuole dare un contributo concreto affinché le vittime si sentano agevolate e protette, nel loro difficile percorso di denuncia, e possano quindi rendere visibili le sofferenze che patiscono.