sabato, Novembre 23, 2024

Operazione “Dinastia”, processi con il rito abbreviato, le richieste dell’accusa

Il Tribunale di Messina
Il Tribunale di Messina

Si concluderà il 15 novembre prossimo il processo d’appello riguardante l’operazione “Dinastia” che scattò nel febbraio del 2020, coordinata dalla Procura Distrettuale di Messina e condotta dai Carabinieri nei confronti della famiglia mafiosa dei barcellonesi, operativa a Barcellona Pozzo di Gotto e sul versante tirrenico della provincia di Messina.

Il  procedimento che si svolge in corte d’appello, su cui hanno dibattuto accusa, parti civili e difesa nelle discussioni finali, si riferisce a 14 imputati; riguarda gli abbreviati che erano approdati in Cassazione, poi a seguito dell’annullamento parziale di alcune condanne – perché le pene erano state giudicate sproporzionate e non adeguatamente motivate e per il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, è ritornato in corte d’appello.

Per dodici di loro è stata chiesta la conferma delle condanne emesse dalla Corte d’appello di Messina in diversa composizione, poi è stata presentata una richiesta di concordato e uno stralcio.

Queste le condanne richieste dal sostituto procuratore generale Giuseppe Lombardo: Salvatore Bucolo 10 anni e 4 mesi, Fabio Crea, Carmelo Driacchio e Vincenzo Gullotti 4 anni, Pietro Caliri 10 anni e 6 mesi, Francesco Ianniello e Samuele Marino 2 anni, Carmelo Mazzù 12 anni e l’assoluzione per un reato, Antonino Signoriello 4 anni e 6 mesi, Andrea Villini 4 anni e 8 mesi, Lucia Bilardo 1 anno e 8 mesi, Francesco Anania 13 anni e 4 mesi, presentata richiesta di concordato a 8 anni e 4 mesi per Giovanni Fiore.

Del collegio della difesa fanno parte gli avvocati Filippo Barbera, Giuseppe Lo Presti, Tino Celi, Tommaso Autru Riolo, Gaetano Pino,  Guido Contestabile, Salvatore Silvestro, Salvatore Leotta e Franco Bertolone.

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