venerdì, Ottobre 25, 2024

Cappella Sciacca della Scala di Patti: nella speranza che non crolli prima, Italia Nostra Presidio Nebrodi sollecita

Cappella Sciacca della scala da lontano

Una nota di sollecito di apposizione del vincolo storico ed architettonico alla Cappella Sciacca della Scala di Patti, è stata inviata oggi da Italia Nostra Presidio Nebrodi, alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, al Servizio Tutela e Acquisizione del Dipartimento dei Beni Culturali di Palermo e all’Assessore Regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

L’allarme era stato lanciato dal novembre 2022 per il grave degrado in cui versava la Cappella gentilizia Sciacca, situata nella frazione Scala di Patti, interessata da numerosi crolli e invasa dalla vegetazione, chiedendo un urgente sopralluogo ai fini dell’apposizione del vincolo storico ed architettonico del monumento, in quanto preziosa testimonianza dell’architettura funeraria dei primi anni del Novecento.

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Il monumento funerario presenta, infatti, pregevoli valenze architettoniche con il fronte principale caratterizzato da un imponente timpano sovrastante l’ingresso, nel quale era incastonata la statua di una statua in pietra, oggi scomparsa, quattro semicolonne con capitelli corinzi e architrave decorato con fregi floreali intarsiati e croce centrale, con stemma della famiglia in sommità e festone in cui è incisa la scritta “Sciacca della Scala”.

La Cappella funebre fu fatta costruire nel 1902 dalla principessa Marianna Merlo per seppellire le spoglie del marito, il Barone Domenico Sciacca, parlamentare alla Camera dei Deputati e sottosegretario di Stato per l’agricoltura durante il governo Crispi, morto nel dicembre del 1900.

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Dagli anni ’50 la Cappella ha subito un lento ma inesorabile declino ed è stata abbandonata nel tempo alla rovina e all’incuria. Dopo la richiesta di sopralluogo e dell’apposizione del vincolo architettonico alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, che aveva avviato l’iter procedimentale, Italia Nostra lamenta il fatto che, oggi, a distanza di due anni, nulla è cambiato e nessun vincolo è stato apposto al monumento.

In un convegno organizzato da Italia Nostra Presidio Nebrodi nel maggio 2003 sul recupero della Cappella Sciacca molte sono state le dichiarazioni di solidarietà e di impegno ad intervenire da parte di Enti pubblici e privati, che però sono cadute nel vuoto.

Da qui oggi un ulteriore appello ad intervenire al più presto con l’apposizione del vincolo storico ed architettonico, se non si vuole che questa preziosa testimonianza culturale del nostro passato crolli definitivamente trascinando nelle macerie anche la nostra memoria storica.

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