venerdì, Ottobre 25, 2024
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Controlli della Forestale: cacciatori multati a Montalbano Elicona. Ad Alcara Li Fusi sequestrati 34 bovini

corpo forestale sicilia

Giornate intense per gli agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana in provincia di Messina. Due giorni fa a Montalbano Elicona nel corso di mirati controlli, finalizzati al contrasto del bracconaggio ed a garantire il rispetto del calendario venatorio, preservando così il patrimonio naturale e tutelando la fauna, gli agenti hanno scoperto un gruppo di cacciatori che aveva organizzato una battuta di caccia al cinghiale con l’uso di cani al di fuori dei periodi consentiti. Sui Nebrodi, infatti, la caccia al cinghiale deve rispettare date e modalità prestabilite: dal 15 Settembre al 31 ottobre 2024 solo da appostamento temporaneo; dal 2 Novembre al 30 Dicembre 2024 in forma libera o collettiva, con l’ausilio di cani e dall’1 al 30 Gennaio 2025 nel rispetto di specifiche restrizioni. Inoltre la caccia collettiva con l’ausilio di cani è consentita solo con l’autorizzazione della Ripartizione Faunistico Venatoria competente. Grazie alle attività di controllo continuo e alla prontezza degli agenti della Forestale, i responsabili sono stati sanzionati per aver ignorato queste normative.

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Nella giornata di ieri, invece, è stato dato seguito ad una ordinanza di abbattimento di capi di bestiame a carico di un’azienda zootecnica, con contestuale sequestro di 34 bovini ubicati nel comune di Alcara Li Fusi. Il provvedimento scaturisce da un precedente controllo, effettuato dall’ASP, in seguito al quale all’interno dell’allevamento in questione era stato riscontrato un focolaio di una malattia ad alta trasmissibilità, sia per l’uomo che per gli altri capi dello stesso allevamento. Nel dicembre del 2022 su ordinanza dell’ASP, erano già stati catturati e abbattuti 81 bovini, a seguito della mancata esecuzione di precedenti disposizioni a carico dell’azienda che imponevano di mettere in campo le procedure per il risanamento dell’allevamento. Nella giornata di ieri, nello stesso allevamento, a prosecuzione della stessa attività, sono stati posti sotto sequestro e trasferiti al vicino al macello di Mirto, altri 34 animali. Le attività di sequestro e cattura, alla presenza dei funzionari dell’Asp, sono state condotte congiuntamente dagli agenti del Corpo Forestale, da operai del dipartimento sviluppo rurale ufficio di Messina e della forestale, dai carabinieri della stazione di Alcara Li Fusi e dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato santagatese.

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