San Fratello ha reso omaggio al brigadiere dei Carabinieri Ivan Ghitti, una delle 28 vittime della strage di Nassiriya, consumata il 12 settembre 2003 quando un camion cisterna carico di esplosivo forzò l’ingresso della base “Maestrale”, sede del contingente italiano del Multinational Specialized Unit, in missione di pace in Iraq. Uno dei due terroristi a bordo aprì il fuoco contro i militari italiani, mentre il camion sfondò la barriera di ingresso ed esplose, devastando la struttura principale della base e facendo esplodere i mezzi militari e un deposito di armi.
Un eroe moderno, il giovane Ivan che ha votato la sua vita alla difesa del valori dello Stato Italiano, della pace e della giustizia internazionali, simbolo, insieme alle altre vittime di Nassiriya della lotta al terrorismo e alla sopraffazione, ideali che in questo particolare momento storico, alla luce del delicato quadro politico internazionale, non possono che essere sottolineati e ricordati.
Aveva solo trent’anni il brigadiere Ghitti al momento della strage, aveva abbracciato la divisa dell’Arma dei Carabinieri e aveva servito il Paese, partecipando ad altre tre missioni di pace di Bosnia. A San Fratello, comune di origine della madre, trascorreva le vacanze estive e lo conoscevano tutti. Qui, dove il giovane ha trascorso tanti momenti di leggerezza, la famiglia ha scelto di dargli sepoltura.
Durante la cerimonia gli interventi del sindaco Giuseppe Princiotta, del vice sindaco di Acquedolci Salvatore Ricca e dei rappresentati delle gemellate Saronno e Viggìù, il cui consiglio comunale recentemente ha deliberato la cittadinanza onoraria per Ivan. Poi il ricordo commosso di Fra Giuseppe Maggiore. Presenti il tenente colonnello Salvino Medi, il dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Messina, Giovanni Cavallaro, il maggiore Angelo Salici, comandante della compagnia carabinieri di S. Stefano di Camastra, Walter Ignazzitto, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria. Alla presenza dei rappresentati di carabinieri, polizia locale, guardia di finanza e polizia di Stato consegnate due targhe alla memoria del giovane militare dell’Arma nelle mani della madre e della sorella Mary.