venerdì, Novembre 15, 2024

Sequestro di beni per 61enne imprenditore milazzese contiguo con la mafia barcellonese

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Oggi, I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato attuazione ad un provvedimento di sequestro beni emesso dal Tribunale di Messina – Sezione Misure di Prevenzione, su conforme richiesta della Procura, nei confronti di un 61enne, pregiudicato, ritenuto contiguo all’associazione mafiosa “famiglia barcellonese”.

Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti di carattere patrimoniale svolti dai Carabinieri, che hanno consentito di documentare come il proposto, coinvolto in più vicende giudiziarie a seguito di indagini riguardanti il narcotraffico e ritenuto vicino alla criminalità organizzata barcellonese, avesse accumulato un patrimonio risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari.

Per ultimo, l’uomo era stato arrestato in esecuzione della misura cautelare in carcere nell’ambito dell’indagine “Dinastia”, condotta dal ROS e dal Comando Provinciale Carabinieri di
Messina sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo peloritano, nei confronti del gruppo mafioso del Longano, che, il 28 febbraio 2020, aveva portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 59 persone.

A seguito dell’indagine, il 61enne era stato poi condannato, con sentenza non definitiva del Tribunale di Messina, alla pena di 22 anni di reclusione per “associazione finalizzata al traffico di stupefacenti”. Il sequestro, finalizzato alla futura confisca dei beni, intestati ai familiari o a prestanome come emerso dalle attività investigative, riguarda un’abitazione, conti correnti e l’intero capitale sociale con relativo compendio aziendale di una società di
Milazzo attiva nel settore della gestione di parcheggi e autorimesse, risultata nell’esclusiva disponibilità del 61enne.

Il valore complessivo dei beni corrisponde a circa 170.000 euro.

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