Approvate i bilanci di previsione e i conti consuntivi, laddove questo ancora non è avvenuto e poi velocizzate le procedure di stabilizzazione dei precari comunali, questo perché si chiuderà alla fine dell’anno la finestra normativa che consente ai comuni di procedere alla stabilizzazione del personale precario. Lo ha ribadito la Regione Siciliana.
Un modo per dare certezze ai lavoratori e alle loro famiglie e garantire allo stesso tempo continuità nella gestione dei servizi comunali. Dunque la stabilizzazione del personale precario che opera negli enti locali siciliani dovrà avvenire entro il 31 dicembre prossimo, entro questa data, le amministrazioni comunali potranno fruire delle deroghe previste dalla normativa statale rispetto alla quale ad oggi non è contemplata alcuna proroga.
Com’è noto il finanziamento è a totale carico della Regione, previsto nel decreto Milleproroghe del febbraio scorso e non prevede alcun onere aggiuntivo per gli enti locali.
A questa vertenza si aggiunge quella degli ex contrattisti, operativi sempre nei comuni per 18, 21, 24 ore settimanali; il vicepresidente della commissione Affari Istituzionali dell’Ars Angelo Cambiano ha evidenziato come sia fondamentale che nella prossima finanziaria trovino spazio misure di sostegno economico in favore di questi dipendenti, in modo da prevedere un’adeguata estensione oraria dei loro contratti.
La questione è stata portata all’attenzione dell’Anci in modo che si possano predisporre interventi da inserire nella legge di stabilità.