Per il secondo anno consecutivo, la Prefetta di Messina, Cosima Di Stani ha organizzato una marcia per ricordare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Significativa la presenza dei rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche, Sindaco in primis, Rettrice, i comandanti delle forze dell’ordine, sindacati
e semplici cittadini,
importane la partecipazione degli studenti di alcuni istituti scolastici superiori cittadini. Le magliette che sono state consegnate a tutti i partecipanti alla manifestazione riportavano il logo disegnato dagli studenti del Liceo Seguenza.
La Prefetta ha voluto ricordare che “purtroppo, ancora vige nel nostro paese un modello di famiglia patriarcale dove le presenze femminili, hanno un ruolo di secondo piano rispetto agli uomini”.
Occorre, ha proseguito la Prefetta, “cercare di far veicolare il messaggio che i diritti umani sono uguali per tutti e, qualunque tipo di violenza va debellata e perseguita”. La Di Stani, “ha voluto che i veri protagonisti della manifestazione fossero gli studenti, veri artefici del cambiamento culturale”. Tra i banchi di scuola, ha detto la Prefetta, “la parità di genere dev’essere un obiettivo fondamentale sia per i docenti che per gli studenti”. È impensabile, ha dichiarato la Prefetta, “accettare quanto avvenuto le scorse settimane a Piacenza dove Aurora,13 anni, è precipitata giù dal terrazzo del settimo piano della palazzina dove abitava, probabilmente, gettata dal suo ex fidanzatino di 15 anni che è stato inchiodato un un super testimone”.
Una situazione del genere mortifica la società, mettendo in luce l’assenza quasi totale, delle “famiglie”; pochissimo dialogo con i figli che, per riempiere la presenza fisica e mentale dei genitori, si rifugiano sui social che mostrano una realtà molto virtuale e poco reale. In questo universo metafisico, spesso nascono relazioni tossiche che fanno incancrenire i rapporti umani conducendoli verso il baratro. Lavorare tutti per rendere meno complicata la vita delle persone, è il compito dal quale nessuno può sottarsi. Il futuro sarà sicuramente diverso nel momento in cui tutti avremo consapevolezza del ruolo e della responsabilità che ci appartiene.
Anche l’Assessora alle politiche sociali Alessandra Calafiore e la Rettrice Giovanna Spatari
“hanno sottolineato l’importanza di iniziative come quella odierna, condivise da diverse istituzioni che servono non solo per parlare ma anche per mettere in luce problematiche che vanno affrontate con la consapevolezza puntando alla loro risoluzione nell’interesse della collettività”.
Rebecca Lanzo del liceo Basile di Messina, “ha voluto trasferire anche la riflessione dei suoi colleghi riguardante l’importanza di denunciare nel momento in cui si comincia a verificare il primo comportamento violento”. Il cambiamento ha detto Rebecca, “passa anche e soprattutto, attraverso le giovani generazioni che hanno il compito di far cambiare atteggiamento soprattutto ai colleghi maschi ancora troppo ancorati su un concetto di società patriarcale”. Infine, Rebecca “ha invitato le donne a denunciare qualsiasi atto di violenza perché, con l’aiuto delle forze dell’ordine, dei protocolli e degli strumenti legislativi a disposizione, si potranno evitare conseguenze drammatiche”.
Un solo giorno non può rappresentare occasione per mettere in luce femminicidi e maltrattamenti; questa piaga sociale va curata con costanza, per ottenere risultati che non devono essere visti come straordinari ma, elemento normale di convivenza.
A conclusione della manifestazione la Prefetta Di Stani “ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare alle forze dell’ordine che giornalmente ricevono denunce e verso le quali vengono attuati dei protocolli tendenti a rendere più sicura la vita delle “vittime” di abusi e di violenze”.
L’importante è “DENUNCIARE”!