Si avvia alla conclusione il processo per l’operazione “Inganno”, che ha portato alla sbarra 9 dei capi dell’associazione mafiosa dei barcellonesi per 13 omicidi di mafia per i quali i boss sono stati tratti in arresto nel gennaio 2024.
All’udienza celebratasi ieri hanno discusso le difese degli imputati l’avvocato Luca Cianferoni e l’avvocato Antonino Pirri (nella foto) per l’imputato Giuseppe Isgrò, l’avvocato Tommaso Autru Ryolo e l’avvocato Franco Bertolone per l’imputato Giuseppe Gullotti e infine l’avvocato Diego Lanza per l’imputato Stefano Genovese.
Le difese hanno chiesto l’assoluzione, producendo pure documentazione che smentisce le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Salvatore Micale.
In ultimo, hanno discusso gli avvocati dei collaboratori di giustizia Carmelo D’amico e Salvatore Micale.
Il processo è stato rinviato al gennaio 2025 per le arringhe degli altri avvocati, nonchè, probabilmente, per le repliche dei pubblici ministeri della Dda, Vito Di Giorgio, Francesco Massara e Fabrizio Monaco che ieri hanno anticipato la possibilità di repliche rispetto alle difese degli avvocati.
I Pm avevano avevano già chiesto, alla scorsa udienza, la pena dell’ergastolo per Sem Di Salvo e Giuseppe Gullotti; 30 anni per Stefano Genovese, Giuseppe Isgrò, Carmelo Mastroeni e Vincenzo Miano e infine per i collaboratori di giustizia: 15 anni per Carmelo D’Amico e 12 anni per Salvatore Micale.
La sentenza dovrebbe essere emanata all’udienza del 29 gennaio 2025.