Mai si era vista l’aula “A” del Tribunale di Patti così gremita in ogni ordine di posto. E’ un commento su quanto è avvenuto il 4 dicembre scorso, nell’anniversario decennale della scomparsa dell’avvocato Carmelo Pirri, partecipando all’incontro di studi “Avvocati e Magistrati: il profilo etico e una deontologia comune”.
A questo evento organizzato dalla famiglia, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Patti e dei comuni di Patti e di Falcone, ha partecipato davvero il pubblico delle grandi occasioni, avvocati, magistrati – anche in quiescenza – personale degli uffici di cancelleria, autorità civili e militari e semplici affezionati.
Il noto e stimato professionista, improvvisamente scomparso nel 2014, consigliere anziano e segretario dell’Ordine degli Avvocati di Patti per quasi un ventennio, era una figura simbolo e punto di riferimento per l’intera avvocatura del Foro ed aveva ricoperto le più alte cariche istituzionali forensi, in ambito regionale e nazionale, oltre ad essere stato anche sindaco del comune di Falcone.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del presidente del Tribunale di Patti Mario Samperi; sono intervenuti di seguito il Procuratore della Repubblica di Patti Angelo Vittorio Cavallo, gli avvocati Lara Trifilò, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti, Paolo Vermiglio, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, Bonaventura Candido, presidente del Consiglio Distrettuale di Disciplina di Messina, Maria Isabella Celeste, delegata all’Organismo Congressuale Forense per il Distretto di Messina, Carlo Carrozza, delegato alla Cassa Nazionale Forense per il Distretto di Messina, che ha portato anche il saluto del Presidente Nazionale della Cassa, Avv. Valter Militi. In avanti Carmelo Gianluca Bonsignore, sindaco di Patti e Carmelo Paratore, sindaco di Falcone.
Nutrita ed appassionata la presenza in aula di numerosi rappresentanti, presenti e passati, delle Istituzioni forensi e particolarmente toccante è stato il ricordo dell’avvocato Carmelo Pirri tratteggiato dall’avvocato Paolo Vermiglio, Presidente distrettuale dell’Ordine degli Avvocati di Messina, che ne ha ripercorso la lunga carriera e l’altissimo impegno nelle istituzioni forensi, definendolo “l’architrave del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti, che ha servito con dedizione totale, da ammirato protagonista, così discreto e lontano, per scelta, dalle luci della ribalta eppur così autorevole da illuminare la strada alla Avvocatura di Patti e dell’intero Distretto di Messina, che ha rappresentato in tutti i consessi, provinciali, regionali e nazionali, garantendosi apprezzamento e stima da tutti coloro che lo hanno conosciuto”.
Altrettanto emozionante l’intervento del sindaco di Patti Gianluca Bonsignore, che ha ricordato il rilievo della figura dell’avvocato Pirri in ambito non solo strettamente giudiziario, ma quale figura di riferimento sociale e pubblica per l’intera comunità e per il comprensorio.
A seguire, i lavori sono stati introdotti e moderati dall’avvocato Andrea Pirri, consigliere segretario dell’Ordine degli Avvocati di Patti ed il tema dell’etica e della deontologia di avvocati e magistrati è stato proficuamente discusso ed approfondito da un tavolo di relatori di pregiata levatura, composto da Salvatore Saija, consigliere presso la Suprema Corte di Cassazione, Concetta Alacqua, giudice delegato ai fallimenti del Tribunale di Patti e dall’avvocato Francesco Pizzuto, consigliere nazionale forense del Distretto di Messina, i quali – muovendo dalle tradizionali categorie dogmatiche e filosofiche dei concetti – le hanno, poi, coniugate in una dimensione di modernità ed attualità, scrutinando le problematiche derivanti dall’utilizzo dei social network, dalle nuove forme di pubblicità e dai rapporti con la stampa e suscitando la attenzione e l’interesse del folto pubblico presente.
L’evento ha riscosso un grande successo e l’unanime apprezzamento da parte di tutti i partecipanti nel ricordo commosso ed affettuoso della indimenticata figura dell’avvocato Pirri, che – come recita la targa che lo ricorda, all’interno dell’Aula “D” del Tribunale di Patti, a lui intitolata nel 2017 –“con la Sua Umanità e il Suo spiccato senso del dovere, è stato esempio e punto di riferimento per il Foro di Patti” e, ancora oggi, anche a distanza di un decennio dalla sua scomparsa, continua ad esserlo.