Nella splendida cornice della cittadina Jonica di Furci Siculo, la Global Social Inclusive ASD presieduta da Antonella Rigano
ha organizzato la Coppa Sicilia di Torball cui hanno partecipato 3 squadre iscritte al campionato di serie A (Augusta 9, Scicli A e Scicli B) e tre quello di serie B (GS UIC Fucà di Enna, Etna Blind e Global Social Inclusive ASD).
Le società di torball appartengono alla FISPIC (Federazione Italiana Sport Paraolimpici Ipovedenti e Ciechi), anche se non è disciplina olimpica, rappresenta uno sport totalmente inclusivo per il fatto che, in alcuni tornei, possono scendere in campo anche giocatori vedenti che vengono preventivamente bendati per trovarsi nella stessa condizione dei loro colleghi ciechi. Il campo di gioco ha una lunghezza di 16 metri e le porte sono larghe 7 metri ed alte 120 cm.
Il perimetro è delimitata con del nastro adesivo. Davanti alle porte vengono collocati tre tappetini per consentire ai tre giocatori di potersi orientare soprattutto per intercettare e parare la palla del peso di 500 grammi, del dimetro di circa 65/67 centimetri, al cui interno vi è una campanella che suona quando viene lanciata o fatta rimbalzare. Scopo del gioco è quello di lanciare la palla con le mani, lungo il pavimento facendola passare sotto le tre corde muniti di campanellino senza toccarle, in modo da farla giungere nella porta avversaria con l’intento di fare goal mentre, la squadra avversaria, farà di tutto per evitarlo. La partita dura 10 minuti con due tempi di 5 minuti ciascuno e un intervallo di 2 minuti.
Sembra uno sport molto semplice in effetti, le regole da rispettare sono tante ma l’obiettivo primario è quello di accrescere l’inclusione e la coesione sociale. Stare insieme accresce i rapporti interpersonali, fa aumentare la fiducia in sé stessi e una maggiore conoscenza dell’altro. Spesse volte le famiglie che hanno ragazzi disabili sono indirizzate ad isolarli, vuoi per paura o per eccessivo ed inutile pudore, incuranti del fatto che l’isolamento provoca sfiducia, mortificando anche le capacità culturali e fisiche.
Le ultime Olimpiadi di Parigi ci hanno mostrato atleti disabili che nulla hanno da invidiare ai cosiddetti “normodotati”, ottenendo risultati sportivi di altissimo valore. Per giungere a quei livelli, occorre allenarsi con continuità seguiti soprattutto da tecnici federali in grado di mettere in luce le potenzialità fisiche, atletiche e tecniche. Lo sport soprattutto quello praticato dai non vedenti consente di migliorare l’equilibrio, acquisire maggior sicurezza nella deambulazione, migliorando l’autonomia. Ancora, capacità di controllo del movimento e capacità di orientamento spazio-temporale.
Scopo primario della Global Social Inclusive, ci ha confessato Antonella Rigano. “è quello di ridare fiducia a quelle persone che per diversi motivi, si sono trovati a gestire la loro vita in una condizione di disagio non sminuendo però, le loro capacità culturali e professionali”. Un non vedente, con i giusti ausili e con appropriati adeguamenti, ha proseguito la Rigano, “è in grado di svolgere qualsiasi attività lavorativa e sportiva: l’importante è crederci!”.
Anche la Coppa Sicilia di Torball ha contribuito a mostrare alla società una realtà fatta di atleti non vedenti che, incuranti dei sacrifici, si sono messi in gioco dimostrando che gli ostacoli si superano, le barriere culturali invece, per essere debellate, richiedono molto, molto più impegno da parte di tutti. L’amministrazione comunale di Furci Siculo con in testa il suo sindaco Matteo Francilia accompagnato dall’assessore Giovanni Catania hanno avuto un ruolo importante nella organizzazione della manifestazione che ha ottenuto anche il sostegno della Croce Rossa Italiana sezione di Roccalumera-Taormina.
A rappresentare la FISPIC il Consigliere Federale Santino Di Gregorio di Enna.
Per onore di cronaca, la Coppa Sicilia di Torball l’ha vinta l’Augusta 9 dimostrando di essere una compagine di altissimo valore tecnico e sportivo. Per la giovane società sportiva messinese della Global Social Inclusive, la competizione è servita ad acquisire esperienza, confrontandosi con compagini molto più accreditate e con più esperienza.