E’ stato respinto l’appello proposto dal comune di Mistretta relativo alla richiesta di un parcheggio privato; così il Consiglio di Giustizia Amministrativa. Il comune di Mistretta è stato rappresentato dall’avvocato Paolo Starvaggi, il privato dall’avvocato Massimo Miracola; il comune aveva chiesto la riforma della sentenza del Tar di Catania emessa nel 2022.
Il privato aveva impugnato il diniego opposto alla richiesta di assegnazione di uno spazio di sosta “ad personam” motivato sull’esistenza nel raggio di 100 metri dall’abitazione di tre parcheggi per disabili. Ha sostenuto di essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge per ottenere l’agevolazione richiesta e che la motivazione del diniego sarebbe stata resa in assenza di adeguata istruttoria sulle caratteristiche e criticità della zona in cui è ubicata l’abitazione.
Il Tar di Catania aveva accolto il ricorso, evidenziando tra gli altri come la legge stabilisse che per l’assegnazione dello spazio di sosta ad personam, che occorra la triplice condizione costituita dalle “particolari condizioni di invalidità”, dall’alta densità di traffico e dall’assenza di uno spazio di sosta privato.
Il comune di Mistretta ha presentato appello, evidenziando di aver correttamente articolato e motivato l’atto di diniego, ma il Cga è stato di parere opposto, sussistendo carenza di istruttoria e di motivazione del provvedimento con cui è stata respinta l’istanza di assegnazione del parcheggio riservato.
Non solo ma la legge in materia è finalizzata a migliorare le condizioni di vita dei disabili, garantendo il loro diritto alla libertà di movimento e condizioni di vita meno limitanti e più dignitose.
Da qui grava sull’amministrazione comunale l’obbligo di porre in essere tutti gli interventi necessari ad assicurare agli aventi diritto la fruizione effettiva dei parcheggi riservati e dovrà adottare un nuovo provvedimento, adeguatamente istruito e motivato sull’istanza di assegnazione di uno spazio di sosta “ad personam”.