Si discuterà il 30 gennaio 2025 davanti ai giudici della seconda sezione del Tar di Catania la causa tra l’impresa “D’Amico-Paleologo snc”, rappresentata dagli avvocati Antonino Paleologo e Anna Chiara Paleologo ed il comune di Patti. E’ stata chiesta la condanna del comune di Patti alla restituzione, previa riduzione in pristino, di un terreno e al risarcimento del danno.
L’impresa ricorrente ha chiesto la restituzione dei terreni di sua proprietà che sono stati occupati senza titolo dal comune di Patti per la costruzione di un parcheggio ed il risarcimento del danno per l’occupazione illegittima.
Nel ricorso è stato evidenziato come, secondo l’ordinanza comunale del 19 settembre 2011, sia stata disposta l’espropriazione di una sola particella di terreno e non di altre tre che sono state occupate dall’amministrazione in difetto di un provvedimento di esproprio.
La pubblica utilità dell’opera è stata dichiarata con delibera di giunta 228 del 24 luglio 2008 – che non è stata depositata ed il comune non ha mai adottato alcun provvedimento che potesse giustificare l’occupazione delle tre particelle, nonostante le richieste dell’impresa formulate a più riprese il 10 maggio, il 13 giugno, il 18 agosto e il 19 settembre 2023.
Il comune non ha fornito nè chiarimenti adeguati, né ha provveduto alla restituzione delle aree.
Nell’attesa della celebrazione dell’udienza nel merito, i giudici, con propria ordinanza, hanno disposto che l’impresa, entro il termine di trenta giorni, dovrà produrre il provvedimento che ha dichiarato la pubblica utilità dell’opera con il relativo piano particellare di esproprio, per consentire al Tar di accertare l’eventuale sussistenza della propria giurisdizione.