A seguito di una capillare e mirata indagine, ai fini del contrasto del fenomeno della illegittima percezione del RdC, la Guardia di Finanza – Tenenza di Pattiv- aveva denunciato a piede libero una giovane di Falcone M.F.Z, di 24 anni, ritenuta responsabile, secondo l’accusa, di aver reso false dichiarazioni in sede di presentazione delle domande volte ad ottenere il beneficio del reddito di cittadinanza, in particolare relativamente ai requisiti della residenza e del proprio nucleo familiare.
Tratta a giudizio, dinanzi al Tribunale di Patti, l’imputata è stata processata con rito abbreviato, richiesto dal difensore di fiducia Avv. Daniele Corrao che, nel corso del suo intervento, ha lamentato la insussistenza dell’elemento piscologico e soggettivo del reato nonché della condotta materiale di falso, evidenziando in particolare che l’imputata non aveva avuto, al momento di presentazione della domanda, effettiva consapevolezza e comprensione della normativa specifica di riferimento, difettando altresì sotto ogni profilo alcuna intenzionalità di frode.
Il Giudice per l’udienza preliminare, dott. Ugo Domenico Molina, in accoglimento della tesi difensiva prospettata dal legale, ha assolto l’imputata perché il fatto non costituisce reato.
