“Il vero tallone d’Achille delle organizzazioni mafiose è costituito dalle tracce che lasciano dietro di sé i grandi movimenti di denaro connessi alle attività criminali più lucrose. Lo sviluppo di queste tracce, attraverso un’indagine patrimoniale che segua il flusso di denaro proveniente dai traffici illeciti, è quindi la strada maestra nelle investigazioni in materia di mafia”.
Lo diceva Giovanni Falcone, nel 1982, a Castel Gandolfo, quando mostrò ai suoi colleghi il rivoluzionario strumento di investigazione contro la criminalità organizzata: seguire i soldi. Oggi, non a caso, è italiana la prima richiesta di “Silver Notice” emessa dal segretario generale di INTERPOL, nuovo strumento di cooperazione internazionale di polizia per tracciare e confiscare i proventi illeciti della criminalità organizzata a livello trasnazionale. E non a caso la prima richiesta per scovare beni patrimoniali in Asia e Sudamerica, legati ad una presunta attività di riciclaggio internazionale per un valore stimato di oltre mezzo miliardo di euro, arriva dalla Guardia di Finanza di Palermo.
Ma cosa è la Silver Notice? Un sistema di scambio di informazioni critiche tra i 196 paesi membri di INTERPOL, una novità assoluta nell’ambito della cooperazione internazionale, che punta a favorire l’individuazione e il sequestro di beni provenienti da attività illecite. L’iniziativa è stata proposta dall’Italia durante l’Assemblea Generale di Interpol a Nuova Delhi nel 2022 e successivamente adottata con un progetto pilota affidato alla guida del Colonnello Roberto Ribaudo della Guardia di Finanza.
La fase di test, con l’adesione di oltre 50 Paesi, è partita il 1° gennaio 2025. Le Silver Notice potranno essere emesse per reati con pene superiori a quattro anni e consentiranno il tracciamento di beni legati sia a confische basate su condanne, che a misure preventive.
Questa fase pilota terminerà a novembre 2025, quando i risultati saranno presentati all’Assemblea Generale di INTERPOL in Marocco.
Il progetto Silver Notice dimostra l’efficacia del “Modello Italia” nella lotta alla criminalità organizzata, con focus sull’approccio “follow-the-money” per colpire i patrimoni illeciti e la sua introduzione definitiva potrebbe rivoluzionare le indagini finanziarie globali.