E’ inammissibile ed assordante il silenzio dell’assessorato regionale alla salute ed è altrettanto preoccupante il mutismo dei vertici dell’azienda ospedaliera Papardo” sulle morti sospette nel reparto di cardiochirurgia è la forte denuncia di Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.
Per il segretario gli avvenimenti rappresentano un punto di non ritorno per la sanità messinese e non capisce come dopo le pesanti imputazioni che sono alla base dell’inchiesta della Procura della Repubblica, dopo che nelle scorse settimane ha posto sotto sequestro le sale operatorie “incriminate”, nessuno ha sentito il dovere di comunicare ai lavoratori del Papardo (medici, infermieri, oss, osa e amministrativi), all’utenza e, più in generale, a tutta la cittadinanza la posizione aziendale che, senza inutili alibi, dovrebbe esprimere chiarezza rispetto ad una vicenda drammatica e senza precedenti.
Il segretario della UIL Messina si auspicava che in vertici aziendali, dopo la chiusura del reparto, procedessero all’apertura di nuove sale operatorie finalizzate a garantire l’operatività del nosocomio, visto che decine e decine di interventi programmati sono saltati creando ulteriore caos sanitario costringendo gli utenti ai viaggi della speranza o, ancor peggio, a rivolgersi alle strutture private.
Il Segretario è anche contrariato sulla missiva inviata dai massimi vertici dell’azienda ospedaliera Papardo a tutti i dipendenti con il quale è stato minacciosamente intimato di non parlare con la stampa.
Infine ha chiesto maggiore serenità e chiarezza per i lavoratori del Papardo e per i cittadini-utenti“.
