Sentenza su operazione “Inganno” e i riti abbreviati su tredici omicidi avvenuti a Barcellona Pozzo di Gotto e nel barcellonese tra il ’92 e il ’99, a cura del gup del tribunale di Messina Arianna Raffa.
Ergastolo per Giuseppe Gullotti e “Sam” Di Salvo – quest’ultimo scagionato da due omicidi e per questi fatti assolto, poi 30 anni a Giuseppe Isgrò e a Vincenzo Miano, 14 e 12 anni rispettivamente per Carmelo D’Amico e Salvatore Micale. Assolti con la formula per non aver commesso il fatto Stefano Genovese e Carmelo Mastroeni, per i quali l’accusa aveva chiesto 30 anni di reclusione. L’unico imputato a scegliere il rito ordinario è Nicola Cannone.
Era stato il procuratore Vito Di Giorgio, titolare delle indagini insieme ai sostituti procuratori della DDA di Messina Fabrizio Monaco e Francesco Massara al termine della sua requisitoria, a formulare le pene per gli imputati.
Questi i legali difensori degli imputati: gli avvocati Gaetano Pino, Filippo Barbera, Giuseppe Lo Presti, Giuseppe Cicciari, Tino Celi, Fabio Repici, Cettina Fasolo, Tommaso Autru Riolo, Franco Bertolone, Diego Lanza, Luca Cianferoni, Antonino Pirri e Tommaso Calderone.
Questi i legali di parte civile: gli avvocati Filippo Spina, Antonio Genovese, Giuseppe Ciminata, Ugo Colonna, Massimo Alosi, Cosimo Messina, Alessandro Cattafi, Paolo Pino e Tindaro Grasso.