Il Museo Regionale di Messina ospiterà dal 14 febbraio al 14 giugno l’allestimento della “Casa delle Farfalle”, strumento tangibile per comprendere meglio cosa rappresenta il “ciclo della vita”.
Sarà possibile ammirare come la natura si trasforma ogni momento infatti, mentre dopo dieci giorni una farfalla cesserà di vivere, un’altra vedrà la luce. Nulla di diverso del ciclo vitale degli uomini; apprezzare le piccole cose e lasciarsi affascinare dalla semplicità e dalla ingenuità dei bambini, permetterà ai visitatori adulti di vivere “la casa delle farfalle” con il desiderio di scoprire qualcosa di nuovo, avvolti dai colori cangianti di tanti piccoli insetti che si muovono con eleganza mostrando fascino e bellezza.
Considerato che la vita media di una farfalla è di circa 10 giorni, ogni settimana arrivano nuove crisalidi in modo da permettere alla Casa delle Farfalle di ripopolarsi con nuovi esemplari provenienti da tutto il mondo tra questi, la falena Attacus Atlas che vola esclusivamente di notte e vanta il record di essere la più grande al mondo.
A presentare quella che può essere definita una dimostrazione tangibile di biodiversità, Enzo Scarso organizzatore dell’evento, l’assessora Comunale Liana Cannata insieme al collega Massimo Finocchiaro, Francesco Cancellieri presidente AssoCEA Messina APS – Centro di Educazione Ambientale Civica ed Alimentare, Giovanna Famà che ha curato le procedure burocratiche relative all’allestimento presso il Museo Regionale, Marisa Mercurio e Daniele Guarnera in rappresentanza del direttore del Museo Orazio Micali.
Enzo Scarso ha voluto sottolineare come “la collaborazione tra Comune e Museo Regionale ha fatto approdare a Messina un allestimento nato nel 2011 a Modica, da allora, non ha mai smesso di affasciare bambini e adulti di tuta la Sicilia, facendo vivere un’esperienza immersiva in un ambiente che ricorda quello tropicale”.
Questo allestimento, ha detto Scarso, “aiuta a comprendere cosa significa educazione ambientale soprattutto se proposta agli studenti che rappresentano la base per costruire un futuro più sostenibile”. Scarso ha concluso il suo intervento affermando che “le visite guidate non sono solo un apprendimento didattico ma, un’esperienza che rimarrà impressa per sempre, grazie alle innumerevoli emozioni che si riceveranno osservando le coloratissime farfalle che si librano libere in un ambiente che ricorda la foresta tropicale”.
L’assessore Massimo Finocchiaro “ha voluto ringraziare il Museo “Maria Accascina” perché si sta aprendo sempre più alla città”. Un prezioso patrimonio culturale, ha detto Finocchiaro, “messo a disposizione dei cittadini messinesi e non solo, considerate le migliaia di presenze di turisti che tutti i giorni visitano la città dello Stretto”. Messina, ha concluso Finocchiaro, “ha adottato interventi importanti per essere sempre più una città “appetibile” grazie alle sue bellezze culturali, paesaggistiche e ambientali”.
“Una bellissima realizzazione”, ha dichiarato l’assessora Liana Cannata, “da promuovere e presentare alle giovani generazioni in modo da renderli cittadini più responsabili che si impegnano a tutelare l’ambiente, l’ecosistema e la sostenibilità”. “Messina 2030”, ha concluso la Cannata, “è un progetto voluto dall’amministrazione comunale, in linea con le direttive europee, che favorisce la promozione della cultura dello sviluppo ecosostenibile, l’educazione, la formazione e la comunicazione per diffondere una cultura sostenibile; i giovani soggetti attivi che diventeranno “ambasciatori” socio-ambientali”.
Francesco Cancelleri ha presentato “la mostra “Insecta” che sposa totalmente il progetto Messina 2030 per la sostenibilità e l’educazione ambientale”. La biodiversità, ha affermato Cancelleri, “è il simbolo inventato direttamente dalla commissione ambiente dell’Unione europea che AssoCEA Messina, in collaborazione con il Nodo InFEA della Città Metropolitana di Messina, ha fatto proprio adottando interventi che guardino al green come elementi indispensabili di crescita”. Cancelleri ha concluso dichiarando che “le zone protette devono rappresentare un’opportunità di progresso per tutti in modo che il pianeta possa tornare a “vivere” e non rimanere “soffocato” dai disastri creati dall’uomo”.
Costa Rica negli ultimi 50 anni, ha invertito il suo modus vivendo grazie ad una politica ambientale che le hanno permesso di diventare leader a livello mondiale. Questo esempio dovrà essere seguito da tutti gli altri Stati perché continuando ad inquinare e violentare l’ambiente, giungeremo ad un punto di non ritorno.
“La Casa delle Farfalle” può essere visitata a partire dal 14 febbraio, tutti i giorni dalle 9 alle 18; il costo del biglietto d’ingresso per gli aduli è di 7 euro mentre per i bambini di 5 euro.
Servizio curato da Dalila Grimaldi e Salvo Saccà