sabato, Febbraio 22, 2025

Mazzarrà Sant’Andrea: confermato in secondo grado, la curatela del fallimento della Tirrenoambiente deve pagare il comune

tribunale riesame messina

La prima sezione civile della corte d’appello di Messina presieduta da Augusto Sabatini, consigliere Marisa Salvo, consigliere relatore Anna Adamo, ha rigettato l’appello proposto dalla curatela del fallimento della Tirrenoambiente spa in liquidazione.

Resta pertanto in vigore la sentenza di primo grado emessa il 23 marzo 2021 dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, riguardante il pagamento dell’equo indennizzo per disagi ambientali, per oltre 20 milioni di euro, al comune di Mazzarrà Sant’Andrea. Le parti sono state rappresentate rispettivamente dall’avvocato Giovanni Monforte e dall’avvocato Gaetano Callipo.

La curatela aveva ribadito in appello che sulla base dell’accordo stipulato il 5 dicembre 2013 tra il comune e la società, non vi sarebbe stato alcun debito da pagare per il periodo dal 2002 al 2012.

Il comune di contro aveva evidenziato come fossero di gran lunga ridotti gli importi evidenziati dalla società. In sentenza è stato segnalato inoltre come l’accordo del 5 dicembre 2013 sottoscritto dal sindaco del tempo e dalla società, non fu preceduto dal via libera nè del consiglio comunale, né dell’esecutivo e nè vi fu un atto successivo e dunque non aveva efficacia giuridica.

Manteneva invece efficacia quello che fu siglato il 26 settembre 2003 e che ha di fatto prodotto le richieste del comune della culla dei vivai, approvate dai giudici di primo grado e confermate nell’ulteriore grado di giudizio. Per questi ed altri motivi la Corte d’Appello di Messina ha rigettato l’appello della Curatela, con condanna anche a pagare oltre 48 mila euro di spese legali.

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