lunedì, Febbraio 24, 2025

Sicilia – Voto di scambio e associazione mafiosa, misura per 19 persone. Arrestato deputato Castiglione

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Infiltrazioni nelle istituzioni per sostenere la candidatura nelle tornate elettorali per i comuni di Misterbianco e Ramacca del 2021 e anche per l’Assemblea Regionale Siciliana del 2022. E’ uno dei passaggi dell’operazione della Dda di Catania “Mercurio”, a cui, dopo l’ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Catania, hanno dato esecuzione  i carabinieri del Ros nei territori delle provincie di Catania (Catania, Ramacca e Palagonia) e Bologna a carico di 19 persone collegate al gruppo Santapaola-Ercolano ed alla sua proiezione di Ramacca. Sono 15 i capi d’imputazione; si contesta associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, estorsione e trasferimento fraudolento di valori.

Contestualmente è stato notificato anche un decreto di sequestro preventivo di beni (2 società attive nel settore delle onoranze funebri) per un valore di 300.000 euro. Questa operazione, naturale prosecuzione del procedimento “Agorà’” del 2022, avrebbe fatto emergere anche la capacità del sodalizio di penetrare all’interno della pubblica amministrazione per coltivare i propri interessi economici nel settore degli appalti pubblici: in tal senso sarebbero state documentate relazioni tra i vertici del gruppo ed esponenti della politica locale e regionale, quali Matteo Marchese e Giuseppe Castiglione.

Marchese, quale candidato della lista “Sicilia Futura” nelle elezioni amministrative di Misterbianco dell’ottobre 2021, avrebbe accettato la promessa di procurare voti procurati dalla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Riguardo invece alle consultazioni elettorali per l’Assemblea Regionale Siciliana dell’ottobre 2022 sarebbe emerso un accordo tra i vertici dell’articolazione mafiosa dei Santapaola Ercolano e Giuseppe Castiglione quale candidato della lista “Popolari ed Autonomisti” per l’Ars, che, in quel periodo, era già presidente del consiglio comunale di Catania.

Castiglione avrebbe accettato la promessa di voti, ricambiando l’associazione mafiosa con l’affidamento di lavori pubblici e servizi pubblici connessi alla gestione del cimitero di Catania. Nell’inchiesta inoltre si fa riferimento al condizionamento dell’esito delle consultazioni elettorali amministrative per il comune di Ramacca dell’ottobre 2021.

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