giovedì, Marzo 6, 2025

Acquedolci: un martedì grasso all’insegna del divertimento con i carri, domenica di replica

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Colori, musica e allegria e poi i carri, spettacolari, carichi di significati simbolici, come vuole la migliore tradizione carnascialesca. Un martedì grasso all’insegna del divertimento per Acquedolci, che ha celebrato la seconda giornata della 56ma edizione del carnevale, con la sfarzosa sfilata dei carri e delle maschere nel centralissimo Corso Italia.  Un momento di esaltazione dei valori culturali, delle capacità artigianali e tecniche dei maestri carristi, che hanno consentito agli acquedolcesi, in un percorso di oltre 50 anni di tradizione, non solo di fare del Carnevale la manifestazione di punta per il Comune, ma di raggiungere un livello artistico e qualitativo di grande spessore, che posiziona il carnevale acquedolcese tra i più belli di Sicilia.

Una sfilata che ha coinvolto, come ogni anno, grandi e piccini, e che ha visto la presenza di molti visitatori dell’hinterland, naso e smartphone all’insù, per catturare la magia dei movimenti e delle luci dei grandi carri allegorici. Tre quelli corsa per la premiazione finale, che si terrà domenica 9 marzo: Guerra e Pace, dell’associazione K2, sull’attualissimo tema dei conflitti; poi Vietato Morire, realizzato dall’associazione The king off the beer, che richiama il titolo e i contenuti sul contrasto alla violenza di genere della celeberrima canzone di Ermal Meta e infine Maldafrica, che rievoca la nostalgia di cui narra anche Ernest Hemingway, che sentono i viaggiatori e i migranti, per questa terra carica di sconfinata e potente bellezza, attrattore primordiale perché culla dell’umanità, e della quale la nostra stessa Isola è un pezzo perduto. Carro realizzato dall’associazione Medusa. Ma ad animare la serata anche le maschere singole, tanti gruppi mascherati e i più piccoli, tutti impegnati a realizzare e sfoggiare il bello, lo spettacolare, l’originale.

E come sempre, a tenere in piedi la manifestazione, oltre ai carristi e coloro che hanno deciso di realizzare maschere e costumi, anche il  grande lavoro ed il supporto organizzativo di uffici comunali, corpo di polizia municipale, protezione civile e forze dell’ordine.

 

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