Acqua non potabile su tutto il territorio comunale di Sant’Agata di Militello. Questo si evince dall’ultima ordinanza firmata ieri dal Sindaco Bruno Mancuso. Il provvedimento è stato adottato dopo che il comune ha ricevuto nella stessa giornata i rapporti di prova delle analisi eseguite il 28 febbraio scorso dall’Asp di Messina su campioni prelevati alla fontana pubblica di via Cosenz, all’uscita del serbatoio Telegrafo e al serbatoio di contrada Ireta. I campioni di acqua non sono conformi, stante quanto riportato sull’ordinanza, a quanto disposto dal decreto legislativo 18/2023, parte A, B e C, seppure nel documento non è specificato quali valori siano risultati fuori range e di quanto. Insomma, cosa e perché renda l’acqua non potabile. Vietato l’utilizzo fino al prossimo controllo.
Lo scorso 18 febbraio un’altra ordinanza del primo cittadino aveva disposto il divieto di utilizzo dell’acqua per il consumo umano per i punti di prelievo idrico della Fontana pubblica di via Cosenz e del serbatoio di c.da Ireta, che serve le contrade Orecchiazzi, Astasi, Rosselli e le parti superiori di Terreforti e San Leo. Qui l’acqua era risultata non idonea per la fornitura idrica dagli esami effettuati da un laboratorio privato abilitato, su richiesta del comune, su prelievi del 10 febbraio, mentre il campione prelevato per il Serbatoio di Telegrafo, che rifornisce il centro cittadino e le contrade Albanova, Gaglio, Cavarretta, Calarco, Cuccubello e Minà erano risultato idoneo. Dagli ultimi prelievi, invece, l’acqua risulta non potabile su tutto il territorio santagatese. La questione sulla potabilità dell’acqua, i primi giorni di febbraio scorso era stata sollevata dai consiglieri di minoranza, che avevano effettuato un accesso agli atti, in ragione delle problematiche riscontrate nei quartieri di Torrecandele, Terreforti, San Leo, Orecchiazzi, Rosselli e Astasi, servite dal serbatoio di San Leo, dove l’acqua presentava residui di fango a causa di una rottura alla condotta che passa nei pressi del fiume Rosmarino, andato in piena il 17 gennaio scorso. Nella seduta consiliare dello scorso 24 febbraio la minoranza non aveva lesinato pesanti critiche per la tardiva esecuzione delle analisi dell’acqua e nella predisposizione dell’ordinanza di non potabilità e sullo stato di vetustà della rete idrica e poi era stata votata all’unanimità la mozione della minoranza, sulla parziale esenzione dal pagamento delle bollette idriche per i residenti nelle aree colpite e il rimborso per l’eventuale manutenzione di serbatoi e caldaie, dimostrata con documenti fiscali.
Intanto l’ASP di Messina, dopo aver appreso per le vie brevi dell’ordinanza sindacale, emessa a seguito della notifica al Comune dei rapporti di prova delle analisi eseguite dallo Spresal, ha comunicato il temporaneo blocco dell’attività chirurgica all’ospedale cittadino, a titolo meramente precauzionale, garantendo comunque le urgenze. La direzione sanitaria ha infatti predisposto l’approvvigionamento di acqua supplementare e idonea per i degenti e per le necessità degli operatori sanitari.