martedì, Aprile 1, 2025

Messina: L’Ateneo presenta “Pro-Bene-Comune (PROmozione del BENEssere della COMunità UnivErsitaria)”

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“PRO-BEN”, un progetto finalizzato alla realizzazione di percorsi volti all’inclusione e alla crescita personale, oltre che emotiva degli studenti. Ancora, tra gli scopi, prevenire e contrastare i fattori di rischio associati in generale al disagio psicologico.

Il percorso accademico rappresenta sicuramente una sfida complessa e per molti aspetti stressante, spesso con ripercussioni negative sulla salute mentale e fisica degli studenti, incidendo sul loro risultato, sul rendimento accademico e sulla qualità della vita. PRO-BEN permette di avviare un programma di screening, rivolto alla popolazione studentesca con l’obiettivo di valutare la diffusione e la grandezza del disagio psicologico.

Obiettivi fondamentali, la prevenzione del disagio psicologico, la sensibilizzazione sui rischi delle dipendenze, e la creazione di un modello condiviso. Il progetto “PRO-BEN”, è un’iniziativa finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Il progetto è stato presentato nella Sala Rettorato dell’Università di Messina dalla Rettrice Giovanna Spatari, da Francesca Liga e Elena Santagati. L’Ateneo Messinese ha affermato la Rettrice, “ha già avviato dal 2018 un percorso virtuoso, finalizzato ad offrire un supporto psicologico ai propri studenti presso il Ce.R.I.P. con sede al Policlinico Universitario”.

Dal mese di febbraio, ha detto la Rettrice Giovanna Spatari, “sono stati inseriti altri 6 punti di ascolto distribuiti tra le sedi del Papardo, dell’Annunziata e presso l’Aulario di Via Pietro Castelli”. Oltre questi centri di ascolto, ha informato la Rettrice, “ci sarà un punto dedicato alle specifiche esigenze degli studenti stranieri”. Dal 2023, ha concluso Giovanna Spatari, “il MIUR ha aumentato i finanziamenti dedicati e rivolti a curare l’aspetto psicologico degli studenti”. L’Ateneo peloritano ha ottenuto un finanziamento di 280 mila euro, l’attività verrà svolta in rete con: l’Ateneo della Calabria soggetto capofila, il conservatorio di Musica A. Scarlatti Palermo (A.F.A.M), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, le Università di Trieste, Siena, Trento, Palermo, Catanzaro “Magna Graecia” e Mediterranea.

Francesca Liga ha dichiarato che “l’Università di Messina ha anticipato le iniziative ministeriali, in quanto già nel 2018 aveva già realizzato un centro di intervento e ricerca”. Attività, ha detto la Liga, “accresciuta subito dopo il Covid dove l’individualismo ha preso il posto dei rapporti interpersonali”. L’andamento universitario, ha detto la Liga, “non è solo finalizzato alla performance ma punta anche a valorizzare e mettere in luce, relazioni affettive e crescita sociale”. Tramite l’App UniMe, ha annunciato Francesca Liga, “verrà inviata una richiesta per la compilazione di un protocollo finalizzato all’acquisizione di dati per appurare il livello di benessere degli studenti; essendo molto ampio il raggio d’interesse, verranno considerati più punti di valutazione”.

Per portare avanti il progetto, ha comunicato la Liga, “l’Università si avvarrà dell’aiuto degli specializzandi del dipartimento di psicologia”. Interessante e significativa, ha concluso Francesca Liga, “la prevenzione delle dipendenze, legate a diversi aspetti: affettive, relazionali etc.”.

Il 27 marzo si terrà la prima tavola rotonda per programmare gli interventi da porre in essere mentre ad ottobre, si celebrerà l’evento conclusivo relativo alla prima linea di finanziamento. L’Università, è luogo di formazione che deve mettere gli studenti in condizione di ricevere informazioni corrette basate su dati scientifici e non su considerazioni estemporanee; i valori più significativi della conoscenza si confrontano con una realtà geopolitica che sembra rimettere in discussione alcune certezze e diversi punti di riferimento. L’università è luogo di “condivisione” e di “opportunità”.

 

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