lunedì, Aprile 28, 2025

Cgil Messina: “Si blocchino gli avvisi di pagamento inviati ai cittadini curati nei pronto soccorso in “codice bianco””

sanità

Blocco immediato degli avvisi di pagamento, un incontro urgente con le autorità sanitarie competenti, il potenziamento dei pronto soccorso e il rilancio dei servizi territoriali e l’apertura effettiva delle nuove strutture sanitarie previste dal PNRR. Queste le richieste prospettate da Pina Teresa Lontri, segretaria generale Spi Cgil Messina.

Il Sindacato ha denunciato l’inaccettabile decisione delle aziende ospedaliere di procedere all’invio degli avvisi di pagamento per i cittadini classificati come “codice bianco” nei pronto soccorso, cioè per chi, dopo essere stato preso in carico, viene considerato non urgente.

Si è appreso che saranno chiesti 25 euro per ogni accesso, più eventuali costi aggiuntivi per esami diagnostici e analisi, con cifre che rischiano di diventare insostenibili per molti, specie per chi vive già in condizioni economiche difficili. Ancora una volta vengono colpite le fasce più fragili della popolazione.

È una vera e propria beffa, denuncia la Cgil; si scarica sui cittadini la responsabilità di un sistema sanitario pubblico che, invece di garantire risposte capillari e tempestive, chiude i pronto soccorso, riduce il personale, lascia territori interi – dalla riviera jonica a quella tirrenica – senza presidi di emergenza.

Non si può pretendere che chi sta male scelga “dove e quando” curarsi, quando: i medici di
base non sempre sono reperibili, soprattutto nei fine settimana o la sera, le guardie mediche sono carenti e i Punti Territoriali di Emergenza (PTE) sono chiusi o sotto organico.

In questi casi, l’unico riferimento resta il pronto soccorso diventando l’unica àncora di salvezza per chi, stando male e non avendo riferimenti di prossimità, non sa ancora di che colore sarà il codice che gli verrà assegnato.

Nel frattempo, i fondi del PNRR che dovevano rafforzare la sanità territoriale a Messina e
provincia restano insufficienti: Case della Comunità e Ospedali di Comunità promessi sono
ancora lontani dall’essere realtà concreta.

Da qui le richieste del sindacato, evidenziando come “far pagare chi si rivolge al pronto soccorso è una vergogna. Si blocchino gli avvisi di pagamento o sarà mobilitazione. Serve più sanità pubblica, non nuovi balzelli sui malati! Il diritto alla salute non può essere un lusso né una colpa da pagare. Non è ammissibile che i costi dell’inefficienza del sistema sanitario ricadano sui cittadini più fragili. Questa è una battaglia che riguarda tutti.”

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